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Pierpaola Pisanu 6 giugno 2006
Caso alghe: Dessì contro Tedde, nuovo round
Con toni aspri e finemente polemici l’assessore regionale per la Difesa dell’Ambiente Tonino Dessì replica a quelli altrettanto duri del sindaco Marco Tedde
Caso alghe: Dessì contro Tedde, nuovo round

ALGHERO - Con toni aspri e finemente polemici l’assessore regionale per la Difesa dell’Ambiente Tonino Dessì replica a quelli altrettanto duri del sindaco Marco Tedde. Ma sul problema alghe si fa un passo avanti. Dessì è pronto ad ascoltare le proposte che arriveranno da Alghero. Pur confermando la propria opinione, cioè che l’asportazione massiccia della Posidonia spiaggiata costituisce un gravissimo pregiudizio per la stabilità degli arenili, Dessì ammette che si tratta di un problema diffuso nelle località turistiche di tutto il mondo. «Esso è tuttavia ormai gestito in forme assolutamente diverse da quelle finora prevalse ad Alghero e in parte delle località balneari della Sardegna». Anche Dessì, per essere più chiaro, fa ricorso, come il sindaco, alle metafore: «Nessuna persona, ancorché più civilizzata di quanto lei stimi il sottoscritto, curerebbe la pulizia e l’igiene personale, impatti olfattivi compresi, radendosi con una pialla da falegname, detergendosi con l’acido muriatico e conclusivamente profumando con benzina ciò che resterebbe del proprio corpo».

Tonino Dessì fa inoltre chiarezza sui contenuti della circolare ministeriale: «Non mi pare contenga indicazioni diverse da quelle che io stesso ho ribadito durante l´incontro con i pescatori. La lettera anzi – prosegue il delegato della giunta Soru - colloca la soluzione adottata dalla sua amministrazione all’ultimo posto nella gerarchia di quelle consentite». Ma Dessì nella sua missiva non esclude l’ipotesi che prevede lo stoccaggio temporaneo dei cumuli di Posidonia in altri siti durante la stagione estiva e si dice disposto a valutare ogni altra soluzione meno costosa per le casse comunali e più attenta ad una pulizia degli arenili effettivamente finalizzata alla tutela dell’igiene pubblica, senza compromissione della situazione idrogeologica e morfologica. «Ovviamente, anche per evitare il ricorrere dei luoghi comuni sulle “scelte calate dall’alto”, questo assessorato attende dalla sua amministrazione – dice Dessì rivolgendosi a Tedde - una proposta progettuale credibile e definita, comprensiva della individuazione dei siti da sottoporre all’approvazione dello stesso assessorato (e delle altre autorità eventualmente competenti) mediante gli opportuni provvedimenti». In chiusura il delegato regionale annuncia una sua imminente visita ad Alghero per un ulteriore incontro con i pescatori. «Considerati i toni non nuovi delle sue missive e ricordato l’analogo precedente, costituito, lo scorso anno, dalla sua polemica pretestuosa rivolta al sottoscritto in ordine ad un mio presunto divieto di commercializzazione dei ricci di mare, rivelatosi inesistente – chiosa Dessì - le confermo che non nutro un particolare desiderio di incontrarla se non per motivi prettamente operativi e finalizzati alla esclusiva tutela degli interessi dei Cittadini di Alghero».

nella foto l´assessore Dessì



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