In occasione della discussione in aula ad Alghero sulla modifica del piano delle radiofrequenze datato 2002, l´intervento del consigliere Pietro Sartore pone una serie di verità su una materia troppo spesso affrontata con demagogia. Al Consiglio comunale il compito di decidere
ALGHERO - Non passa in consiglio comunale ad Alghero la modifica "non sostanziale" al piano delle radiofrequenze datato 2002 per il voto contrario delle opposizioni e di alcuni consiglieri di maggioranza (che sull'argomento, non programmatico, avevano la più ampia libertà di scelta) [
LEGGI]. Ma aldilà dei problemi politici, quello che fa discutere in città, da sempre, è la scelta dei luoghi dove posizionare le "odiate" antenne per la telefonia.
Non si contano, infatti, le manifestazioni di protesta organizzate negli anni in molti quartieri cittadini, salvo poi ritrovarsi antenne in ogni zona della città e un piano, già discusso e approvato in passato, che prevede numerose installazioni in tutto il territorio urbano. L'ultimo caso è quello di Sant'Agostino, con l'attuale amministrazione che preferirebbe salvaguardare la piazza, e l'ipotesi di via Mazzini (nel cortile interno della polizia municipale), con cinquecento cittadini contrari all'installazione.
In occasione della seduta consiliare del 19 marzo, tra i vari interventi, uno su tutti è andato oltre le dichiarazioni, spesso scontate, che l'argomento più di altri rischia di generare. E' quello del consigliere Pietro Sartore "Per Alghero" che in pochi minuti ha spiegato gli effetti delle radiofrequenze e la propagazione delle stesse nell'ambiente. Paradossalmente - ha spiegato Sartore - un numero di antenne maggiore farebbe si che essendo più piccola la dimensione della cella coperta dall'antenna si possa ridurre la potenza emessa e conseguentemente il campo elettromagnetico prodotto. Inoltre se ci sono molte antenne per non interferire (per non accecarsi) devono rimanere a una potenza inferiore (un po' come quando si parla in tanti in una stanza - e' più facile capirsi se si parla senza urlare che non al contrario).
Concetti quanto mai importanti, un ottimo spunto per le discussioni che, inevitabilmente, seguiranno in Commissione all'indomani del voto contrario dell'aula, per non rischiare inutili lotte tra quartieri - è il caso di Sant'Agostino e via Mazzini - e ulteriori forme di protesta in quei siti dove è già prevista l'ubicazione delle prossime antenne. Al Consiglio comunale il compito di decidere.
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Nella foto: Pietro Sartore in consiglio comunale