PPP
3 luglio 2006
Serrata sassarese: il cuore commerciale di Alghero non risponde
A parte qualche gioielleria e i negozi di souvenirs che solitamente aprono, la maggior parte delle attività di vendita non ha ritenuto conveniente lavorare ieri. Secondo Confcommercio è ancora troppo presto

ALGHERO - La grande serrata domenicale delle gallerie commerciali in periferia sassarese non ha prodotto quella vitalità sperata nel cuore economico di Alghero. A parte qualche gioielleria e i negozi di souvenirs che solitamente aprono, la maggior parte delle attività di vendita non ha ritenuto conveniente lavorare ieri. Elemento che ha avvallato la scelta di non lavorare senza dubbio la calura estiva che ha trattenuto i potenziali clienti nelle spiagge. Alcuni negozi hanno però deciso di aprire più tardi, in orario notturno, cogliendo l’opportunità offerta dalla deroga concessa dal Comune di Alghero che consente di lavorare fino a mezzanotte. Secondo il presidente di Confcommercio Massimo Cadeddu è prematuro aspettarsi un’apertura generale: «Ancora non c’è il boom del turismo. Tra qualche settimana tutto cambierà. Se non dovesse essere così allora sarà certamente una delusione», ha detto. «L’importante è che almeno le botteghe artigianali e di souvenirs abbiano avuto la possibilità di lavorare. Il settore abbigliamento si accoderà quando si moltiplicheranno i flussi turistici». «E’ stato rispecchiato il vero spirito della legge che consente la massima libertà al commerciante di aprire oppure no», ha tenuto a precisare l’assessore allo Sviluppo Economico Ninni Picinelli secondo cui è già comunque un risultato che chi è arrivato ieri ad Alghero, non ha trovato una città fantasma. Chi non si è lasciato sfuggire l’opportunità prevista dalla nuova ordinanza municipale sono i supermercati che in assenza di deroga, avrebbero dovuto chiudere di domenica, mentre ieri hanno lavorato per tutto il giorno a pieno regime.
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