«Il futuro del porto è un tassello del futuro dell´intera comunità di Alghero», ha dichiarato il presidente del Consorzio Porto di Alghero Giancarlo Piras. Le parole di Marco Tedde, Roberto Ferrara, Matteo Tedde e l'ingegnere che ha coordinato il progetto, Raffaele Boccaccini
ALGHERO - Si apre ufficialmente la corsa per la gestione futura del Porto della città di Alghero, in attesa che la Regione Sardegna pubblichi il bando internazionale. Sono infatti attesi a breve la delibera di giunta che avvia l'iter e successivamente la pubblicazione del bando [
LEGGI]. Con un primo progetto già nei cassetti della Regione, il project financing da 30mln della Marina di Alghero srl (costola di Marinedi Group), col quale tutti gli altri dovranno vedersela.
«Il futuro del porto è un tassello del futuro dell'intera comunità di Alghero», ha dichiarato il presidente del Consorzio Porto di Alghero Giancarlo Piras, a margine della presentazione del progetto di riqualificazione ed ampliamento del sito tenutasi sabato nella sala conferenze dell'Hotel Catalunya. Al microfono del
Quotidiano di Alghero le impressioni dello stesso Piras, del consigliere regionale Marco Tedde, del presidente del Consiglio Comunale Matteo Tedde, del consigliere comunale Roberto Ferrara e dell'ingegnere Raffaele Boccaccini, coordinatore del progetto.
Nella presentazione, è stato spiegato come i moli, resi più accessibili ed arricchiti di percorsi, verde ed attività di servizio, andranno a costruire uno spazio straordinario da riscoprire, dando la migliore accoglienza per guidare verso la città i diportisti delle nuove aree destinate al transito stagionale. In quest'ottica, un'offerta di servizi per la diportistica di alto livello si affianca all'attenzione per le esigenze di tutta la comunità. Servizi per bambini, parcheggi, sicurezza e vigilanza, così come nuovi punti informativi coroneranno i percorsi pubblici lungo i due chilometri dei moli del porto. Un nuovo centro di servizi riqualificherà l'area del mercato ittico creando un complesso unitario di grande vivibilità.
Si tratterebbe di un porto polifunzionale, dove andrebbero a convivere in sinergia pescatori, imprese private, club nautici ed associazioni con finalità sociali. I servizi turistici, così come le attività artigianali della cantieristica, verranno migliorati per garantire la vitalità del porto durante tutto l'anno, ed una sua capacità di rispondere alle esigenze di tutti i possibili utenti. Dal punto di vista lavorativo, il porto, una volta riqualificato, potrebbe occupare circa settanta persone. A queste, andrebbero d aggiungersi una quarantina di persone impegnate nelle attività complementari ed una trentina assorbibili dalla cantieristica. «Numeri reali – viene spiegato – che non tengono conto degli ulteriori effetti prodotti dall'indotto sul territorio connessi alla presenza di un porto di maggiore capienza, qualità e funzionalità».