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S.A. 8 maggio 2015
Inchiesta fondi: Bruno e Porcu non vanno dal pm
Non si sono presentati in Procura a Cagliari gli ex consiglieri regionali Mario Bruno e Chicco Porcu per un invito a comparire dal sostituto procuratore Marco Cocco, nell´ambito dell´inchiesta sui fondi ai gruppi per la XIII e XIV legislature del Consiglio regionale. «Conto di chiarire quanto prima questi ulteriori aspetti» ha dichiarato l'attuale sindaco di Alghero
Inchiesta fondi: Bruno e Porcu non vanno dal pm

ALGHERO - Non si sono presentati in Procura a Cagliari gli ex consiglieri regionali Mario Bruno e Chicco Porcu per un invito a comparire dal sostituto procuratore Marco Cocco, nell'ambito dell'inchiesta sui fondi ai gruppi per la XIII e XIV legislature del Consiglio regionale. A Chicco Porcu, all'epoca presidente di Progetto Sardegna, e allo stesso Bruno (sempre nelle sue funzioni di tesoriere) la Procura contesta invece l'uso irregolare di 108 mila euro [LEGGI].

«I fatti contestati nel nuovo avviso di garanzia riguardano pagamenti effettuati nella mia qualità di tesoreria del Gruppo Consiliare Progetto Sardegna una decina di anni fa. Il tempo trascorso e la mancanza di documentazione mi impediscono, allo stato, di ricostruire quegli eventi in maniera puntuale. È per questo che ho deciso di rinunciare a rendere l'interrogatorio fissato per oggi. Conto, tuttavia, di poter quanto prima chiarire anche questi ulteriori aspetti sull'utilizzo dei fondi in qualità di tesoriere, attraverso il deposito di memorie e documenti, nonché rispondendo alle domande che gli inquirenti vorranno pormi, così come ho fatto finora» ha commentato l'attuale sindaco di Alghero Mario Bruno.

Inizialmente l'invito a comparire è stato rivolto anche all'assessore regionale Paolo Maninchedda - per l'indebita percezione di 3.960 euro, denaro che sarebbe stato utilizzato per un sondaggio elettorale tra il 2007 e il 2008 - ma, dopo una memoria presentata dall'assessore e dal suo avvocato Massimiliano Ravenna, è poi emerso che Maninchedda non ha mai ricoperto quell'incarico (dunque non poteva autorizzare la spesa incriminata).

Le inchieste sull'utilizzo dei fondi destinati ai gruppi consiliari della Regione Sardegna coinvolgono 87 consiglieri ed ex consiglieri regionali appartenenti a tutti i partiti tra il 2004 e il 2013 (per ora solo 20 hanno avuto il rinvio a giudizio). Chiamati a giustificare spese e acquisti onorevoli del Partito democratico, Udc, fino ai Socialisti, al Popolo della Libertà prima e dopo Forza Italia, Psd'Az, Alleanza Nazionale, Idv e Uds, Rifondazione e Sinistra Autonomista. Di recente due consiglieri rinviati a giudizio, Peppino Balia e Vittorio Renato Lai, sono stati dichiarati innocenti.

Nella foto: Mario Bruno
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