Nicola Bianchi
6 giugno 2015
L'opinione di Nicola Bianchi
Ora la Sardegna al centro del palco
La Sardegna non può più attendere. La crisi economica e sociale che attraversa la regione ha raggiunto livelli drammatici. Servono azioni concrete. Urgentemente. Dopo l’approvazione della nostra mozione oggi alla Camera vigileremo affinché gli impegni presi dal Governo siano rispettati. Tutti e subito. La nostra regione adesso deve stare al centro del palco. È il suo turno. La nostra mozione è una dichiarazione d’amore per la nostra terra, troppo spesso considerata l’ultima ruota del carro dai Governi nazionali. È un atto dovuto nei confronti dei cittadini sardi. Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto oggi, ma siamo soltanto alla fine del primo tempo della partita. Adesso la palla passa all’Esecutivo. Dopo le parole del Governo, che ha espresso parere favorevole su quasi tutte le nostre richieste, aspettiamo i fatti.
Le criticità che affliggono la Sardegna sono numerosissime e abbiamo cercato di inserirle tutte per dare un quadro quanto più possibile dettagliato della situazione, mettendo in primo piano – come sempre facciamo nel nostro lavoro quotidiano – i cittadini. Dal terribile dramma della disoccupazione all’annoso problema della mancanza di un degno sistema di trasporti, dai fondi promessi e mai arrivati per fronteggiare i danni dell’alluvione del 2013 alla preoccupante e incessante crescita del tasso di dispersione scolastica, dall’esigenza di incrementare la flotta aerea antincendio dello Stato alla necessità di ridurre la massiccia presenza militare sull’isola. Non abbiamo trascurato il tema dell’inquinamento ambientale, quello dell’enorme costo dell’energia, quello delle crisi aziendali in atto, quello della salute dei cittadini. Abbiamo chiesto di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti delle società che rischiano la chiusura. Abbiamo chiesto di adottare iniziative finalizzate al riconoscimento della Corte d’appello di Sassari come sede autonoma e alla relativa istituzione degli uffici della direzione distrettuale antimafia nella città. Abbiamo inoltre chiesto, tra le altre cose, di intervenire presso l’Agea affinché siano sospesi gli effetti della nuova classificazione dell’uso del suolo. Abbiamo anche chiesto di adottare con urgenza iniziative per la messa in sicurezza delle strade statali della regione, attualmente insicure e pericolose, e per la realizzazione o per il completamento di opere infrastrutturali utili per la popolazione.
Noi intanto continueremo a prestare la dovuta attenzione e a fare quanto è nelle nostre possibilità di parlamentari perché siano risolte anche le questioni che noi avevamo evidenziato nella mozione e che il Governo ha definito non di propria competenza, come le bonifiche del territorio de La Maddalena. C’è tantissimo da fare a cominciare dall’istituzione di un tavolo tecnico di lavoro con la Regione e con il coinvolgimento degli enti locali per analizzare le problematiche della regione e per trovare una soluzione definitiva della questione Sardegna, tenendo nel debito conto gli interessi territoriali e promuovendo e potenziando le vocazioni principali dell’isola, facendo di queste una forza da sfruttare nel modo più opportuno per avviare rapidamente una ripresa della nostra economia.
*Per i deputati sardi del MoVimento 5 Stelle
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