S.A.
25 giugno 2015
Meeting dei Giovani Film-makers Europei a Sassari
La quarta giornata del Sardinia Film Festival, venerdì 26 giugno, si apre con il Meeting dei Giovani Film-makers Europei

ALGHERO - La quarta giornata del Sardinia Film Festival, venerdì 26 giugno, si apre con il Meeting dei Giovani Film-makers Europei (EYFILM), finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna, in collaborazione con la Film Commission regionale. Per l’occasione sono arrivati a Sassari già da qualche giorno registi, produttori e distributori da vari paesi europei per discutere, confrontare idee e progetti e avviare contatti per future collaborazioni. Si inizia alle 10.30 nell’Aula Portogallo del Quadrilatero (viale Mancini, 5) con una tavola rotonda aperta a tutti dal titolo Il cinema sostenibile tra produzione e distribuzione.
Poi il pomeriggio va avanti con una serie di colloqui individuali tra i registi e i buyers di tre importanti case di produzione e distribuzione, Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films di Trieste, mirati a dare consigli pratici su come ottenere finanziamenti, visibilità sul mercato, e sui format più richiesti. Per tutta la giornata, inoltre, i film-makers avranno l’opportunità di sperimentare le videocamere di nuova generazione e i sistemi di illuminazione a basso consumo energetico messi a disposizione nell’angolo prove della Arri Italia, azienda partner del festival.
Il pomeriggio è dedicato anche alle proiezioni che iniziano alle 18 con alcuni film non in competizione selezionati dal Psarokokalo-Athens International Short Film Festival, partner europeo del Sardinia Film Festival. L’appuntamento con gli ultimi dieci cortometraggi in concorso è, invece, alle 21 nel cortile. L’Italia è rappresentata da quattro film. Il primo è Nel silenzio di Lorenzo Ferrante e Matteo Ricca, che racconta i sentimenti contrastanti –tra volontà di protezione e insofferenza- di Mauro nei confronti del fratello da anni in condizioni vegetativa. Intreccia due temi importanti, come la bulimia infantile e le difficoltà di adattamento degli immigrati di prima e seconda generazione, Fame di Karole Di Tommaso, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Terzo italiano della serata è il drammatico La paura più grande di Nicola Vico, con Alessandro Haber nei panni di un padre che, condizionato dagli stereotipi razzisti di tv e giornali, vendica su due stranieri l’aggressione ai danni della figlia.
Chiude per l’Italia, Baùll di Daniele Campea, ambientato in un paesino delle Alpi abruzzesi. Dalla Croazia arriva il bellissimo e pluripremiato The Chicken di Una Gunjak, che fotografa la giornata di una famiglia nella Sarajevo assediata del 1993. La Turchia è in concorso con Rock, paper, scissors di Gamze Oto, Erhan Avci e Guclu Aydogdu e la svizzera con Mad men are wholly spirits di Eugene Dyson che affronta il tema della follia. Dalla Francia arriva una nota di ottimismo e speranza con Every day is a small life di Albane Fioretti, una trascinante commedia corale ambientata in una comunità di immigrati algerini. Va alla Spagna il merito di contribuire alla serata con il cortometraggio più visionario, El Xow, girato dallo spagnolo Marc Ortiz con un’alternanza serrata di primi piani, piani sequenze, slow motion per pubblicizzare il locale “DiverXo” dello chef madrileno David Muñoz, tre stelle nella guida Michelin.
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