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Pierpaola Pisanu 16 agosto 2006
Negozi aperti tra le mura ma pochi affari d'oro
«Calcoleremo nei prossimi giorni gli incassi di ieri - ha detto il presidente territoriale dell´associazione di categoria, Massimo Cadeddu - ma e´ un dato relativo»
Negozi aperti tra le mura ma pochi affari d'oro

ALGHERO - Tira un sospiro di sollievo chi ha combattuto la battaglia per le serrande alzate a ferragosto. Ieri la gran parte dei commercianti algheresi, per quanto circoscritte a quelle tra le mura della città vecchia, ha risposto positivamente all’invito di tenere aperte le attività. Mentre fuori le mura hanno lavorato a ritmo serrato gli alimentari. L’avevano annunciato e non c’erano dubbi che la promessa sarebbe stata rispettata. I supermercati, dopo l’emanazione dell’ordinanza dell’ultim’ora dal sindaco per autorizzare l’apertura dei negozi, in fretta e furia hanno riorganizzato i turni del personale per poter garantire la piena operatività, se non di tutti, almeno di qualche punto vendita. Di buon mattino tra i primi a sollevare la saracinesca c´era anche Massimo Cadeddu. Il presidente della locale Confcommercio ha voluto dare l’esempio. Timidamente intorno alle 10,30 hanno seguito a ruota alcune gioiellerie e botteghe di souvenir. Non è stato affatto raro imbattersi per le strade della città in cartelli improvvisati per informare i passanti dell’apertura del negozio, in alcuni casi limitata all’orario serale. Dopo le 19,00 infatti il centro storico ha cominciato ad animarsi con flussi di potenziali acquirenti. Verso le 22,00 sulle vie acciottolate passeggiavano centinaia di persone. Il borgo tra le mura ha offerto ai suoi visitatori, una città mercato naturale fino a notte fonda. La sensazione però è che non sia arrivata la pioggia di buoni affari in cui i commercianti speravano. Al di là dei mucchi di curiosi appiccicati alle vetrine allestite con preziosi monili, in molti casi l’interno del negozio era vuoto. Poche buste tra le mani, più spesso impegnate a stringere pizze al taglio e panini. «Calcoleremo nei prossimi giorni gli incassi di ieri - ha detto il presidente territoriale dell´associazione di categoria, Massimo Cadeddu - ma e´ un dato relativo. Il problema non riguarda solo Ferragosto, ma tutte le "superfestività" (1 gennaio, Pasqua, Lunedi´ dell´Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 15 agosto, 25 e 26 dicembre) in cui la legge prevede la chiusura. Sono i risultati delle aperture di queste otto giornate che, messi insieme, fanno la differenza. Poter aprire già ieri, grazie all´ordinanza "last minute" del sindaco, e´ stato comunque un trionfo».

nella foto le vie del centro storico nella mattinata di ferragosto



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