G. C.
3 ottobre 2003
Via libera agli alberghi al posto delle seconde case nella zona Lido
La variante al Prg si pone dunque come obbiettivo la realizzazione di strutture alberghiere di qualità che innalzino il livello qualitativo dell’offerta turistica

L’iniziativa proposta dall’Amministrazione e adottata dal Consiglio Comunale è di quelle destinate a ribaltare una tendenza che in particolare nella zona prospiciente il mare nella via Lido consentiva la realizzazione di interventi di edilizia residenziale, nella maggior parte dei casi seconde case, così come prescritto dal Piano Regolatore Generale per le zone B2 e B3 dell’area Lido-Cuguttu. La variante al Prg si pone dunque come obbiettivo la realizzazione di strutture alberghiere di qualità che innalzino il livello qualitativo dell’offerta turistica. Oltre al miglioramento dell’offerta turistica, la decisione dell’Amministrazione del sindaco Tedde impone precisi vincoli in un’area densamente caratterizzata dalla presenza di seconde case che, come nel resto della cinta urbana, alimentano quel mercato del turismo che poco influisce sull’occupazione. La decisione dell’Amministrazione è in questo senso da definire cruciale per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico di una delle zone più pregiate del Territorio, in quanto attribuisce la destinazione alberghiera ai lotti di terreno sufficienti alla realizzazione di strutture alberghiere di categoria non inferiore a 3 stelle con un minimo di 60 posti letto. L’inversione di tendenza adottata per mezzo della variante al Prg che consente un forte e inequivocabile potenziamento della funzione turistica della zona è stata votata oggi in consiglio comunale dalla maggioranza ( 16 voti a favore ), che a inizio seduta ha presentato un emendamento firmato dai capigruppo di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Sardistas, Udc e Pps. Nel documento si introducono una serie dei modifiche alla delibera originale che tuttavia non mutano la sostanza della proposta. L’emendamento aggiunge che alle prescrizioni della variante dovranno uniformarsi tutte le domande di concessione edilizia relative ad opere ricadenti nella perimetrazione interessata e fa salvi i progetti già licenziati con parere favorevole dalla Commissione Edilizia alla data dell’adozione dell’atto. Inoltre, il documento sottoscritto dai capigruppo chiarisce la tipologia dell’intervento previsto dalla delibera richiamandosi alla definizione della struttura alberghiera ai sensi della legge regionale di riferimento. In sostanza si è voluto chiarire che sono ammesse esclusivamente realizzazioni alberghiere nel senso tradizionale del termine, escludendo le varie attinenze come pensioni, case vacanze e bed and breakfast. Per quanto riguarda le norme di attuazione, al fine di incentivare la realizzazione delle strutture alberghiere si è proceduto in deroga alle previsioni del Prg sulle zone B3, raddoppiando l’indice di fabbricabilità da 2,5 a 5 mc per metro quadrato di superficie. La destinazione d’uso turistico degli immobili, infine, dovrà essere vincolata per un periodo non inferiore ai 25 anni.
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