A.B.
1 agosto 2015
Life After Oil: tutto pronto a Martis
Diciassette film in concorso nel festival internazionale del cinema. Visioni di una Sardegna inedita nel location scouting della Fondazione Sardegna Film Commission sul trenino verde dell´Arst. Workshops sulla terra cruda, sulla mobilità sostenibile, sulla marijuana, sul reporter di guerra. Un´escursione guidata alla scoperta della cascata Triulintas e della Foresta Pietrificata di Carrucana. E un dj-train per chiudere in bellezza

MARTIS - Un festival internazionale di cinema, con diciassette film selezionati tra 120 pervenuti da tutto il mondo, ma anche un social forum, reale e non virtuale, dove parlare di sviluppo sostenibile e condivisione delle risorse. E dove sperimentare alternative “verdi” ai combustibili fossili. Dopo il successo dell'anno scorso, ritorna a Martis (in Piazza San Giovanni e nel Centro Polivalente “Sa tanca de idda”), da venerdì 7 a domenica 9 agosto, “Life After Oil International Film Festival”, ideato e diretto dal documentarista Massimiliano Mazzotta, autore (oltre che del recente “L'aria di Elmas”) delle docu-inchieste “Oil e Oil”, secondo tempo, sull'inquinamento causato dalla raffineria di petrolio “Saras” dei Moratti nella zona di Sarroch. Il festival è nato nel 2014 dalla collaborazione tra il regista e l'Amministrazione Comunale di Martis, e dalla stessa passione condivisa per la tutela dell'ambiente. Infatti, il Comune di Martis ha guidato l'opposizione dei comuni dell'Anglona alla società “Geoenergy” di Pisa ed al suo progetto, denominato “Martis", che prevedeva la trivellazione del suolo per ottenere energia geotermica.
Anche quest'anno, Life After Oil propone numerosi eventi collaterali, tra cui un location scouting a cura della “Fondazione Sardegna Film Commission” sul trenino verde dell'Arst nella tratta Martis-Tempio (sabato 8), con pranzo campestre a chilometro0 a Tempio Pausania e visita alla bella stazione di Tempio, decorata dagli splendidi affreschi di Giuseppe Biasi, ed alla officina-museo delle locomotive a vapore. Oltre agli ospiti del festival, avranno l'opportunità di partecipare al viaggio e pranzare in compagnia altri dieci fortunati: i più veloci a mandare una e-mail all'indirizzo web di “Hyperlink” info@lifeafteroil.org, con oggetto “Life After Oil-trenino verde” e ad aggiudicarsi così uno dei dieci biglietti omaggio. La partnership tra il Festival e la Fondazione Sardegna Film Commission si inserisce nelle azioni del progetto “Heroes 20.20.20.” per la promozione del risparmio ed efficientamento energetico, per la valorizzazione delle produzioni green e del concetto di sostenibilità a 360gradi, sia ambientale che sociale ed economica.
Tra gli eventi collaterali del festival rientrano anche un'escursione alla cascata Triulintas ed alla foresta pietrificata di Carrucana (domenica 9), workshops sulla terra cruda, sulla mobilità “green”, sull'uso terapeutico ed industriale della canapa, ed uno notturno sul reporter di guerra condotto dall'inviato speciale della “Rai” Alberto Calvi, che seguirà la proiezione-evento speciale della docu-fiction “Ilaria Alpi-L'ultimo viaggio”, di Claudio Canepari e Gabriele Gravagna (sabato 8, alle ore 23.30). Inoltre, sabato 8 e domenica 9, l'impresa startup “GeaHabitat”, con lo stand di presentazione del progetto “La casa ecologica” (sostenuto da “Sardegna Ricerche”), è a disposizione di chiunque voglia approfondire la conoscenza delle più recenti tecnologie costruttive ed abitative eco-compatibili. Infine, l'ultima sera, dopo le proiezioni, si festeggia tutti insieme con la dance hall and visual train "Dj-Train Elettronika by M-Artista" in Piazza San Giovanni.
I film selezionati quest'anno sono quattro cortometraggi, sette documentari, un film sperimentale e (novità di questa edizione) cinque animazioni. Tutti legati, al di là delle differenze, dall'amore per la natura e dalla ricerca di alternative ai combustibili fossili. Le giurie sono tre, mentre i premi ammontano in totale a 3000mila euro. Alla migliore animazione andranno 500euro, assegnati dalla giuria costituita dal pubblicitario Marco Corbani e dal regista Pete Bishop. Il miglior cortometraggio si aggiudicherà un premio di 500euro ed il miglior documentario uno di 1500euro: entrambe le categorie saranno giudicate da Calvi, dal regista indipendente Paolo Pisanelli e dalla produttrice Serena Gramizzi. La giuria “Isde-Medici per l’ambiente, presieduta dal medico radiologo e presidente dell’Isde Sardegna Vincenzo Migaleddu, mette a disposizione un premio di 500euro. Anche la Consulta Giovanile di Martis ed il Wwf Sezione di Sassari assegneranno, rispettivamente, un premio ed una menzione speciale. E per finire, quest'anno ci sarà anche un premio assegnato dal pubblico. Al termine delle proiezioni giornaliere, infatti, ciascuno spettatore potrà votare per un solo film donando una moneta da 2euro (o una banconota a scelta), e l'ultima sera, il lavoro più votato si aggiudicherà l'intero montepremi.
Fuori concorso, la sezione “Life of Sardinia”, dedicata ai film che raccontano la bellezza, la cultura e le tradizioni della Sardegna, propone due documentari. Il primo è “Nodas”, di Andrea Mura ed Umberto Cao, e segue da vicino la vita e l'arte, tra tradizione e sperimentazione, di cinque giovani suonatori di launeddas. Il secondo, “Martis”, è un racconto corale della vita del paese, delle sue feste e tradizioni, dei suoi paesaggi. Il film è stato realizzato da un gruppo di ragazzi ed adulti di Martis, riuniti nel “MartisFilmLab”, durante un laboratorio cinematografico gratuito diretto lo scorso inverno da Massimiliano Mazzotta. A parte l'attrezzatura messa a disposizione dal regista, sono state utilizzate solo vecchie macchine fotografiche e cineprese di famiglia, a dimostrazione che spesso la fantasia è più importante della tecnica.
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