A.B.
13 agosto 2015
A Santu Lussurgiu è tempo di Harpscapes
Questa sera, i Contrafforti della Chiesa di Santa Maria degli Angeli ospiteranno il concerto dell´arpista Raoul Moretti (impreziosito dai visuals di Olo Creative Farm) per un viaggio tra musiche classiche e contemporanee

SANTU LUSSURGIU - Intriganti paesaggi sonori per la settima edizione del festival “Percorsi Teatrali”, firmato “Teatro del Segno”. Questa sera (giovedì), alle ore 22, i Contrafforti della Chiesa di Santa Maria degli Angeli (in Via dei Frati Minori), a Santu Lussurgiu, faranno da cornice ad “Harpscapes”, il concerto dell'arpista Raoul Moretti (impreziosito dai visuals di “Olo Creative Farm”) per un viaggio tra musiche classiche e contemporanee. L'ingresso sarà libero.
Il fascino dello strumento le cui origini remote si perdono agli albori della storia (ma già presente nelle raffigurazioni dell'Antico Egitto) si arricchisce di nuove sonorità con la moderna arpa elettrica e l'uso di live electronics, nella performance virtuosistica dell'artista svizzero, brillante ed eclettico interprete, noto ed apprezzato nel panorama internazionale, capace di spaziare nei territori della tradizione celtica e del jazz e cofondatore di ensembles inusuali come il “Vibrarpa Duo” (arpa e vibrafono), il “Blue Silk Project” (arpa e chitarra, entrambe rigorosamente elettriche), e l'“Essential Duo”, in cui la voce della cantante Tullia Barbera s'intreccia alle note di un'arpa pop. Harpscapes è uno spettacolo multimediale, dove le melodie “diventano” immagini, e gli effetti sonori si traducono in suggestioni visive, in una singolare sinestesia, un sovrapporsi di percezioni che trasforma l'ascolto in una full immersion. Il talento di Moretti (che trae dall'arpa delicate armonie e vibrazioni possenti e “graffianti”, esplorandone e svelandone le molteplici possibilità espressive, da un registro arcaico e quasi aulico a timbriche rock e guerriere fino a sfumature psichedeliche e sonorità metropolitane) ispira le sequenze visionarie degli artisti di Olo Creative Farm, in una continua osmosi e un gioco di specchi tra immagini e musica.
Il progetto Harpscapes regala un ipnotico viaggio in un universo sonoro affascinante e cangiante, dalla spiritualità degli inni alle incursioni nei territori della musica concreta, permettendo così di (ri)scoprire uno strumento più spesso conosciuto nella variante celtica, ma frequentemente utilizzato, oltre che in seno alla musica classica, per le inconfondibili note liquide, in ambito jazzistico come nel rock e nel pop (e nelle composizioni contemporanee). La settima edizione della kermesse organizzata dal Teatro del Segno con il sostegno del Comune del Montiferru si tinge così di insoliti accenti con un concerto che evoca il susseguirsi di differenti “ambienti” sonori, con una personale ed interessante antologia di partiture originali e reinterpretazioni e citazioni di pezzi classici ed immagini a tracciare un ideale itinerario tra sensazioni e emozioni.
Nella foto (di Max Bonfanti): Raoul Moretti
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