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A.B. 16 agosto 2015
Biodiversità all´Asinara sulla gestione della fauna domestica
Come previsto dal piano del Parco dell´Asinara, continuano le attività di gestione della fauna domestica procedendo all’allontanamento degli ibridi di cinghiale e delle capre inselvatichite presenti sul territorio
Biodiversità all´Asinara sulla gestione della fauna domestica

PORTO TORRES - Come previsto dal piano del Parco dell'Asinara, continuano le attività di gestione della fauna domestica procedendo all’allontanamento degli ibridi ibridi di cinghiale e delle capre inselvatichite presenti sul territorio. L’ultima in ordine di tempo si è svolta mercoledì, con l’allontanamento dall’isola di 24 ibridi di cinghiale e 43 capre. L’attività coordinata dall’Ente Parco è stata possibile in particolare modo grazie al prezioso lavoro dell’Ente Foreste della Sardegna, che si sono occupati della cattura e della gestione degli animali fino al loro allontanamento ed al controllo sanitario svolto dal Dipartimento di Prevenzione del Servizio Di Sanità Animale dell'Asl n.1 di Sassari e dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna. Il protocollo per l’allontanamento delle specie è stato messo a punto da un Tavolo Tecnico composto da Asl Servizio Veterinario Sanità Animale, Università di Sassari, Istituto Zooprofilattico, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, Ente Foreste della Sardegna ed Ente Parco.

Il protocollo stilato prevede che gli ibridi di cinghiale, per motivi sanitari, possano andare come destinazione in deroga solo a macello, individuato con procedura pubblica, e che le capre inselvatichite siano destinate ad aziende zootecniche sarde che ne hanno fatto richiesta e che sono iscritte in un apposito elenco scaturito da un avviso pubblico. Le capre prima dell’allontanamento dall’Asinara sono sottoposte da parte della Asl ad un prelievo di sangue per il controllo sulla brucellosi ovicaprina e Caev e poi vengono identificate singolarmente tramite un bolo alfanumerico endoruminale con l’applicazione di una marca auricolare su tutti i capi sottoposti a prelievo. Una procedura di controllo che attualmente, in Sardegna, viene eseguita solo sull’isola dell'Asinara. Il campione viene inviato allo Zooprofilattico e solo gli animali negativi a Caev e brucellosi sono destinati alle aziende sarde. Invece, gli ibridi di cinghiale a cui non è possibile effettuare per problemi di sicurezza un prelievo di sangue in vita, vengono ispezionati visivamente del Veterinario Asl che, accertato l’idoneità al trasporto, provvede in vincolo sanitario, ed in deroga alla normativa vigente, alla spedizione verso il macello di destinazione. Nel luogo di macellazione vengono effettuati i necessari prelievi post mortem e, dopo il nulla osta sanitario, vengono in parte destinati alla vendita e in parte destinati in beneficienza.

«Vorrei rammentare che specie come gli ibridi di cinghiale, le capre e i gatti inselvatichiti, rappresentano una delle principali minacce per la biodiversità e i servizi ecosistemici collegati, in particolare per gli ecosistemi isolati sotto il profilo geografico ed evolutivo come quelli presenti nel Parco Nazionale dell’Asinara - ha sottolineato Riccardo Paddeu, membro del Direttivo del Parco Nazionale dell’Asinara - esiste, infatti, una “Strategia Europea sulle Specie Alloctone Invasive” che pone come obiettivo la riduzione degli impatti causati da determinate specie alla biodiversità, questo avviene attraverso una serie di azioni coordinate di prevenzione e controllo delle specie invasive. Vari sono i modi in cui le specie sopra citate possono mettere a repentaglio la biodiversità e i servizi ecosistemici collegati, anche con gravi effetti sulle specie autoctone, nonché sulla struttura e sulle funzioni di un ecosistema alterandone gli habitat, mettendo in atto comportamenti di predazione e competizione, trasmettendo malattie, sostituendosi alle specie autoctone in una parte cospicua dell’areale e nel caso del cinghiale rappresentare un potenziale pericolo per anche l’uomo. Il Parco investe in azioni concrete per la conservazione della biodiversità, con risultati molto positivi e che possono rappresentare un valido modello di gestione per altre realtà simili.» Nell’anno in corso, sono uscite dall’isola 338 capre e 209 ibridi di cinghiali e nei prossimi mesi seguiranno altre operazioni di controllo e di gestione della fauna domestica inselvatichita presente sul territorio del Parco Nazionale dell’Asinara.
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