L’idea guida del disegno di legge illustrato dai Riformatori Sardi di Alghero è la realizzazione di dieci nuove infrastrutture portuali e il rinnovamento di quelle esistenti
ALGHERO – Ieri (venerdì), i locali del “Cafè Latino” di Alghero hanno ospitano un incontro dei Riformatori Sardi. Il coordinatore cittadino del gruppo algherese Nicola Salvio ha aperto i lavori facendo presente il grande lavoro del partito sui diversi temi di attualità, tra cui la nautica e il turismo. Tema dell’incontro, appunto, lo sviluppo della portualità turistica e relativo turismo nautico. «Questa iniziativa - ha spiegato l’ex consigliere regionale Pietrino Fois - prende spunto dal lavoro iniziato negli anni precedenti per un piano di sviluppo della portualità turistica isolana». È del 2010 la proposta di legge presentata dall’allora gruppo consiliare, la n.112 che puntava (e punta) ad incrementare i numeri delle presenza turistiche investendo nel settore della nautica da diporto.
L’idea guida del disegno di legge è la realizzazione di dieci nuove infrastrutture portuali e il rinnovamento di quelle esistenti. Il segretario organizzativo del partito Vincenzo Corrias ha ribadito come quello della nautica sia «un settore fondamentale per la nostra Isola e che occorre investire partendo da un quadro normativo, come appunto la proposta citata, in grado di fornire riferimenti legislativi certi agli operatori rendendo agevole e chiara la procedura». Roberto Frongia (ex assessore regionale al Turismo e membro del coordinamento regionale) ed Alessandro Balzani (membro del direttivo algherese) hanno ricordato i numeri della nautica, spiegando come «per ogni quattro ormeggi, si genera un posto di lavoro stabile creato direttamente dalla gestione del “marina” o indirettamente dai servizi connessi». Oltre quanto già detto dal disegno di legge n.112, i Riformatori, considerato che l’Amministrazione Regionale non ha ancora elaborato una strategia a supporto del settore nautico, propongono di costituire un distretto nautico della Regione Autonoma della Sardegna con l’obbiettivo di mobilitare tutte le competenze (Pmi, Università, Ucina, ecc.) presenti sul territorio e di organizzarle in una rete di relazioni gestite. Il distretto dovrà poi essere successivamente riconosciuto dal Miur.
Questo, a detta dei Riformatori, qualificherebbe il sistema sardo al centro del Mediterraneo con strutture dedicate, che richiamerebbe migliaia di imbarcazioni da diporto con importanti ritorni in termini economici ed occupazionali alla cantieristica. Ma non solo. Tra le nuove proposte c’è quella di istituire un corso di laurea sul turismo nautico e prevedere dei finanziamenti ai progetti di ricerca industriale e sviluppo nel settore della cantieristica e della nautica da diporto. Michele Cossa, consigliere regionale e segretario del partito, richiama la situazione della futura gestione del porto di Alghero e sul fatto che in Regione giacciono i progetti di riqualificazione dello scalo e si domanda cosa abbia fatto sinora la Giunta Regionale. A chiudere la conferenza, il capogruppo in Consiglio Regionale Attilio Dedoni, che rimarca la necessità di riportare in Sardegna un turismo d’elité, oggi meno presente a causa delle carenze dei porti turistici, o presunti tali, dislocati sui 1800chilometri di costa sarda. Naturalmente, esclude la zona nord orientale dell’Isola.