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Mariangela Pala 12 ottobre 2015
L´amministrazione visita Matrìca: ancora ferma la Fase 3
Visita dell’amministrazione comunale agli impianti di bioraffineria integrata di Matrìca. Resta sospesa la cosiddetta Fase 3 relativa all’ampliamento e completamento degli impianti per realizzare le bioplastiche
L´amministrazione visita Matrìca: ancora ferma la Fase 3

PORTO TORRES - Visita dell’amministrazione comunale agli impianti di bioraffineria integrata di Matrìca, finalizzata alla produzione di bioprodotti provenienti da materie prime vegetali, grazie ad una innovativa integrazione tra agricoltura ed industria. Il direttore di marketing strategico Novamont, Marco Versari, questo pomeriggio ha accompagnato il sindaco Sean Wheeler e alcuni esponenti della Giunta e del Consiglio comunale nella visita presso gli impianti della chimica verde, il Centro Ricerche di Matrìca che opera in stretto raccordo con le strutture di ricerca di Novamont e di Polimeri Europa, e le coltivazioni del cardo, per illustrare il processo produttivo nato dall’utilizzo delle materie prime di origine vegetale, grazie ad una innovativa integrazione tra agricoltura ed industria.

Matrìca joint venture 50:50 costituita da Versalis, società di Eni leader internazionale nella produzione e nella commercializzazione di prodotti petrolchimici, e Novamont, leader nel mercato delle bioplastiche, ha realizzato la Fase uno e due della produzione, è’ stato poi deciso di demandare a specifici tavoli tecnici tra le istituzioni e le aziende la messa a punto degli strumenti e delle misure per accelerare l’applicazione e lo sviluppo degli interventi previsti dal protocollo d’intesa, comprese le azioni volte a determinare le condizioni per l’attivazione della cosiddetta Fase 3, quella relativa all’ampliamento e completamento degli impianti per realizzare le bioplastiche.

Due gli ostacoli che impedirebbero l’avvio del terzo step: l’applicazione della legge che vieta l’utilizzo dei sacchetti Mater-bi per l’asporto delle merci (“shoppers”) che, sebbene preveda multe da 2500 a 25mila euro per chi utilizza buste della spesa non biodegradabili, la normativa non viene rispettata dalla piccola distribuzione dove i sacchetti spesso sono risultati non conformi alla legge che ha messo al bando gli shopper non compostabili. Situazione che non agevola l'apertura del mercato della fabbrica di Porto Torres limitando la produzione delle buste a poche centinaia di bioshopper.

Non secondario si presenta il problema della produzione del cardo: fino ad oggi soltanto 600 ettari di terreno è stato utilizzato per la coltivazione del vegetale, mentre sarebbe indispensabile incrementare la produzione utilizzando 3500 ettari di terreno, ad oggi non disponibile (a regime l’impianto Matrìca richiede 15mila ettari di coltivazione del cardo). Dai rilevamenti Istat risultano nella provincia di Sassari 70mila ettari di terreno incolto che potrebbero essere in parte resi disponibili per sviluppare la produzione ed indurre lo sviluppo degli step produttivi successivi, che consentirebbero a Matrìca di continuare a produrre una serie di intermedi innovativi in grado di trovare applicazione in numerosi settori: bioplastiche, biolubrificanti, prodotti per la cura della casa e della persona, fitosanitari, additivi per l'industria della gomma e della plastica e fragranze alimentari. Il risveglio della produzione favorirebbe, altresì la ripresa seppure minima dell’ occupazione.



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