M. P.
16 ottobre 2015
L’amministrazione Wheeler incontra Eni
La nuova amministrazione comunale e tutte le aziende del gruppo Eni a confronto sui temmi delle bonifiche e indotto

PORTO TORRES - La nuova amministrazione comunale e tutte le aziende del gruppo Eni a confronto. La riunione si è svolta ieri pomeriggio nel palazzo comunale per affrontare i temi dell’occupazione che si stanno ripresentando prepotentemente nel Nord Sardegna. L’incontro ha consentito di mettere sul tavolo le questioni più sentite in materia di lavoro e bonifiche. L’ente locale e l’azienda si sono impegnati, inoltre, a inserire in agenda ulteriori tavoli periodici per affrontare i problemi del principale insediamento dell’area produttiva di Porto Torres.
Il sindaco Sean Wheeler, assieme al vicesindaco Sebastiano Sassu, all’assessore al Bilancio, Donato Forcillo, e ai Presidenti delle Commissioni consiliari Ambiente e Finanze, Giuliano Velluto e Francesco Tolu, hanno presentato alcune richieste ai massimi dirigenti di Versalis, Syndial e Novamont. «È necessaria una maggiore vigilanza sugli appalti. Le aziende devono garantire la tutela dei lavoratori – ha sottolineato il primo cittadino – ed Eni deve intervenire nel caso in cui si verifichino situazioni di ritardi o mancati pagamenti».
I dirigenti delle società hanno dichiarato la propria totale disponibilità a potenziare ogni controllo, dicendosi pronti a ricevere anche le segnalazioni sulle distorsioni riscontrate dall’amministrazione comunale e comunicando che nel sito di Eni, nella sezione “Governance – Controllo interno e gestione dei rischi”, c’è la possibilità di segnalare, in forma anonima, da parte dei cittadini, qualsiasi notizia relativa a procedure aziendali, violazioni, tutela del personale.
«Concorderemo un ulteriore incontro sulla questione delle entrate tributarie – ha aggiunto il sindaco – un argomento su cui stiamo riscontrando la disponibilità al dialogo da parte di Eni». Inoltre il sindaco ha chiesto all’azienda Eni maggior impegno per l’attuazione delle bonifiche e per la tutela dei lavoratori dell’indotto, sottolineando la necessità di una forte presenza della Regione Sardegna per riattivare immediatamente il tavolo di governance della chimica verde come previsto dal protocollo siglato nel 2011.
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