S.A.
16 novembre 2015
Oristanese polo di riabilitazione Nuova apertura al San Martino
Nella fase transitoria saranno assicurate le cure adeguate a tutti i pazienti ospitati nella struttura di Donigala. La Neuroriabilitazione sarà gestita a livello ospedaliero: l´apertura del reparto nell´ospedale “San Martino”, dotato di 16 posti letto, è prevista a breve

ORISTANO – E' stato definito in questi giorni il riassetto dell'area della riabilitazione nell'oristanese, che diverrà nel prossimo futuro uno dei poli regionali di riferimento secondo la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. La Neuroriabilitazione sarà gestita a livello ospedaliero: l'apertura del reparto nell'ospedale “San Martino”, dotato di 16 posti letto, è prevista a breve, non appena la Asl oristanese otterrà dalla Regione l'accreditamento per la struttura e l'autorizzazione all'assunzione di nuovo personale.
L'Istituto “Santa Maria Bambina”, un'eccellenza a livello regionale e non solo, potrà continuare a mettere a disposizione risorse professionali e tecnologiche prendendo in carico i pazienti che necessitano di riabilitazione globale a ciclo continuativo ed elevato livello assistenziale per disabilità fisica, psichica e sensoriale: un'attività non ospedaliera che richiede però alti standard di specializzazione che possono essere erogati e garantiti in maniera ottimale dalla struttura di Donigala. Proprio in questi giorni la Asl di Oristano, su richiesta dell'Assessorato regionale della Sanità, sta procedendo a quantificare le prestazioni sanitarie di riabilitazione necessarie al territorio: una verifica che porterà non solo a mantenere, ma a potenziare l'offerta della riabilitazione territoriale.
«Il nuovo assetto previsto dalla delibera della Giunta regionale sulla riorganizzazione della rete ospedaliera mira a creare una filiera della riabilitazione che, grazie alla collaborazione fra pubblico e privato, farà dell'oristanese un polo di riferimento importante – spiega il Commissario Straordinario della Asl oristanese Maria Giovanna Porcu – Il “Santa Maria Bambina” è una realtà consolidata, un patrimonio prezioso per il nostro territorio che non sarà depotenziato, ma valorizzato nel rispetto della normativa vigente». A carico dell'Istituto privato resterà la riabilitazione territoriale, che rappresenta un'importante parte dell'attività riabilitativa. In questo modo non sarà messa in discussione la sicurezza dei pazienti, né saranno messi in pericolo i posti di lavoro dei professionisti del “Santa Maria Bambina”. L'obiettivo è quello di costruire un importante polo riabilitativo mettendo insieme le risorse professionali e tecnologiche esistenti sul territorio.
Nella fase transitoria – da ora fino all'apertura del reparto di Neuroriabilitazione al “San Martino” – come prescritto dall'Assessorato regionale della Sanità, al “Santa Maria Bambina” non sarà possibile fare nuovi inserimenti di neuroriabilitazione, ma ai pazienti attualmente ospitati nell'Istituto di Donigala con esigenze neuroriabilitative saranno comunque assicurate le cure necessarie. «Vogliamo rassicurare i pazienti ed i loro familiari: nessuno sarà lasciato solo e a tutti sarà garantita l'assistenza opportuna» conclude il Commissario della Asl.
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