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A.B. 17 novembre 2015
Alluvione 2015: la Regione chiede lo stato di emergenza
«Stiamo intervenendo affinchè con la dichiarazione dello stato di emergenza si provveda allo stanziamento delle risorse per l´attuazione dei primi interventi urgenti stimate in 6milioni e 500mila euro», annuncia l´assessore regionale della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano
Alluvione 2015: la Regione chiede lo stato di emergenza

CAGLIARI - La Regione Autonoma della Sardegna presenterà un’istanza di dichiarazione dello stato di emergenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per fronteggiare i danni, stimati per oltre 52milioni di euro, conseguenti agli eventi meteorologici accaduti tra il 30 settembre ed il 10 ottobre di quest’anno nelle province di Olbia-Tempio, Nuoro ed Ogliastra, dei quali erano già state anticipate al Dipartimento nazionale della Protezione civile le prime rilevazioni e quantificazioni. Lo ha deciso oggi l(martedì), a Giunta Regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano. «Stiamo intervenendo affinchè con la dichiarazione dello stato di emergenza si provveda allo stanziamento delle risorse per l'attuazione dei primi interventi urgenti stimate in 6milioni e 500mila euro. Inoltre, per il ripristino dei danni al patrimonio pubblico, compresi interventi strutturali di riduzione del rischio residuo, sono necessari oltre 45milioni”, ha affermato l’esponente dell’Esecutivo, esprimendo la volontà di aumentare l’efficienza della risposta all’emergenza: “Vogliamo migliorare il Sistema di Protezione civile regionale, a partire dalla rete idrotermopluviometrica e dal radar meteorologico».

La richiesta dello stato di emergenza prevede poteri straordinari in deroga alla vigente normativa per agire tempestivamente. Le intense precipitazioni del 30 settembre, dell’1 e 2 ottobre e dei successivi 9 e 10 ottobre (di minore entità, ma su un territorio già compromesso) hanno infatti determinato una serie di allagamenti e smottamenti a carico della viabilità, degli edifici e delle infrastrutture soprattutto nelle zone costiere della Gallura nord orientale, della Baronia e dell’Ogliastra e causato ingenti danni al patrimonio pubblico di venti Comuni e di altri soggetti pubblici. Quasi 500mila euro la stima per soccorso ed assistenza alla popolazione (servizi alla persona ed alla comunità e servizi straordinari di conferimento rifiuti). Superano invece i 2milioni e 300mila euro gli interventi stimati per la viabilità.

Circa la stessa somma per i canali tombati e la rete di smaltimento acque meteoriche in centro abitato, a cui vanno aggiunti 740mila euro per interventi nei corsi d’acqua naturali. Quasi 240mila euro è l’importo per infrastrutture e impianti del sistema idrico integrato. La cifra necessaria per infrastrutture urbane ed edifici pubblici oltrepassa i 200mila euro ed è di quasi 280mila euro quella per gli interventi di rimozione e smaltimento materiali e detriti. Infine, per la sistemazione idraulica e le canalizzazioni artificiali servono altri 100mila euro. L’Esecutivo plaude al buon funzionamento generale del Sistema di Protezione civile regionale che non ha ancora un anno di vita ma chiede una efficienza maggiore per gli aspetti legati alla rete idrotermopluviometrica e al radar meteorologico, essenziali per la sicurezza, per l’allestimento della sala operativa, per la reingegnerizzazione dei processi e la realizzazione della piattaforma informatica unitaria.



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