Mariangela Pala
21 novembre 2015
Porto Torres: «Stop slacci, l’ acqua un diritto»
Mozione urgente del consigliere comunale di Porto Torres Davide Tellini contro gli slacci alle utenze da parte della società Abbanoa. Il diritto all´acqua è riconosciuto dalla risoluzione dell´Onu del 28 luglio 2010

PORTO TORRES - Continua la guerra contro gli slacci da parte dei cittadini che secondo Abbanoa sarebbero morosi, o che invece potrebbero avere incorso un contenzioso con il gestore del servizio. La fornitura idrica è un servizio essenziale e le utenze che subiscono gli slacci di certo non navigano nell’oro.
Stante la gravissima crisi economica che investe il territorio, i cui effetti sono ricaduti prevalentemente sulle famiglie, costrette, loro malgrado a non poter onorare il pagamento delle utenze legate alla fornitura idrica, che da circa 5 anni spesso non corrisponde alla qualità prevista dalle norme in vigore, il consigliere comunale Davide Tellini, prendendo atto che l’acqua è un diritto e che la sua somministrazione è necessaria a soddisfare le più elementari esigenze di vita, presenta una mozione urgente contro gli slacci alle utenze.
«E' compito e dovere del Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, ai sensi dell’art. 50 del D.lgs. 18/08/2000, adottare provvedimenti contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie, di igiene pubblica o di ordine pubblico a carattere esclusivamente locale», afferma Tellini. Per il consigliere l’erogazione dell’acqua rappresenta un servizio essenziale per la comunità in quanto derivante da un diritto universalmente riconosciuto. «E’ preciso dovere delle istituzioni pubbliche e dei soggetti gestori attivarsi e mettere in campo tutte le strategie per garantire alle popolazioni il corretto esercizio di tale diritto il quale contempla, altresì, quello all’esenzione da parte del Gestore», aggiunge Tellini.
«Il distacco nei confronti degli indigenti è ancora più inaccettabile, da considerarsi un vero e proprio crimine, soprattutto se in casa ci sono bambini o persone anziane». Il consigliere sottolinea che, la necessità di un quantitativo minimo d’acqua comunque riconosciuto anche a chi non può pagarla, è sostenuto anche dalla risoluzione dell’Onu per il diritto all’acqua del 28 luglio 2010. Pertanto Tellini invita il sindaco ad intervenire al più presto «per una verifica di tale situazione - ovviamente insieme al settore politiche sociali - al fine di tutelare il rispetto dei basilari principi costituzionali e il diritto umano all’acqua».
In diversi casi gli organi giudiziari hanno giudicato non applicabile la misura della sospensione delle utenze idriche, con sentenze che dichiaravano che “la sospensione della fornitura di un bene primario come l’acqua appare sproporzionato a fronte di un inadempimento pecuniario”, di fatto delegittimando il meccanismo del distacco dell’utenza. La mozione impegna, così, il primo cittadino «a diffidare la società gestore del servizio idrico integrato affinché l’eventuale distacco avvenga previa informazione e accoglimento dell’amministrazione comunale - si legge nel dispositivo - e secondo le normative vigenti, considerando di consegnare sempre un quantitativo minimo di acqua al giorno per persona».
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