Anche i legali del capoluogo regionale parteciperanno all´astensione nazionale in programma fino al 4 dicembre. Previsto un presidio davanti al tribunale, per spiegare la validità del braccialetto elettronico
CAGLIARI – Anche nel tribunale di Cagliari, gli avvocati hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale, che si concluderà venerdì 4 dicembre e che vede impegnati, per esempio, anche i colleghi di Oristano
[LEGGI]. Nel capoluogo, l'astensione sfiora la quasi totalità dei penalisti.
In primo piano, la lotta contro la riforma dell'articolo 146 bis, con la quale, spiegano i legali, si andrebbe ad introdurre nel processo penale uno strumento violento, arbitrario ed incostituzionale che andrebbe a bilanciare in modo non congruo i valori del contradditorio, con discutibili esigenze di risparmio. Nel mirino dei penalisti, anche l'ipotesi di allungamento dei termini di prescrizione.
Al Governo viene chiesta una riforma che porti alla depenalizzazione dei reati minori per eliminare il sovraffollamento delle carceri. A Cagliari, l'Unione delle camere penali chiede l'applicazione delle norme che prevedono il controllo elettronico dei detenuti fuori dal carcere. «Più braccialetti e meno carcere», questo lo slogan dell'iniziativa di sensibilizzazione che nell'Isola ha ottenuto il sostegno della giunta distrettuale sarda dell'associazione nazionale magistrati e che vede un presidio informativo davanti al palazzo di giustizia cagliaritano.