Red
8 dicembre 2015
Lirica a Sassari, chiusura trionfale
Ottima direzione di Gaetano d’Espinosa dell’orchestra e del coro dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”. Sette minuti di applausi. L’appuntamento è ora per la Stagione 2016, la numero 73 per il glorioso Ente Concerti di Sassari

SASSARI - Sette minuti di applausi. Si è conclusa così, col trionfo per la IX Sinfonia di Ludwig van Beethoven, la Stagione lirica 2015 dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”. Il capolavoro del compositore tedesco, eseguito dall’Orchestra e dal Coro dell’Ente, magistralmente diretti da Gaetano D’Espinosa, hanno incantato il pubblico del Comunale nell’ultimo spettacolo in cartellone, la Sinfonia ‘corale’ che mancava a Sassari da lungo tempo. Un’ottima prova che ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori, che hanno mostrato di apprezzare la prova dell’orchestra, del coro preparato da Antonio Costa e dei solisti (il tenore Max Jota, il soprano Francesca Tiburzi, il basso Abramo Rosalen e il mezzosoprano Silvia Beltrami) protagonisti nella parte finale dell’esecuzione con l’Inno alla Gioia, forse la parte più nota della sinfonia, musicata da Beethoven sulle parole di Friedrich Schiller.
Una partitura ricca e complessa che ha impegnato l’orchestra, composta da un equilibrato mix di giovani ed esperti musicisti che hanno saputo cogliere e trasmettere il leit-motiv dell’opera: l’amicizia tra i popoli e il cammino comune necessario per l’armonia tra fratelli. Per questo motivo, visti i terribili fatti di cronaca che nelle scorse settimane hanno colpito Parigi e non solo, la direzione artistica ha deciso di dedicare quest’esecuzione alle vittime del terrorismo, colpite dal delirante furore che mira a dividere anziché, come suggerisce l’Inno beethoveniano, a unire in nome della pace tra popoli diversi. Introducendo l’ultimo atto della Stagione 2015, il direttore artistico Marco Spada ha presentato l’opera e il suo significato, precedendo la lettura dell’ode – intitolata originariamente An die Freude – per le parole dell’attore Sante Maurizi, che il pubblico del Comunale ha calorosamente applaudito.
Un messaggio, questo, che non solo afferma con forza la necessità di uno sforzo comune per la ricerca dell’armonia, ma rende musica e parole del genio tedesco particolarmente attuali, a distanza di oltre due secoli dalla loro composizione. Il lungo applauso finale che ha salutato il concerto sinfonico è il tributo della città non solo alle immortali note del compositore di Bonn, ma anche al lavoro svolto dall’Ente nell’intera Stagione 2015, la più variegata degli ultimi anni. L’impegnativo concerto sinfonico ha concluso un percorso iniziato nello scorso settembre con la coraggiosa Elisabetta Regina d’Inghilterra di Gioachino Rossini, seguita dal Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, entrambi nuovi allestimenti dell’Ente Concerti di Sassari, teatro di tradizione che si conferma laboratorio di idee e fucina di talenti.
E’ stata poi la volta della novità 2015, il balletto, con lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkoskij, allestito a Sassari dal Balletto di Roma. L’Aida di Giuseppe Verdi per la regia di Franco Zeffirelli ha concluso il trittico di opere con un successo e un apprezzamento generale, confermato ieri dagli applausi infiniti per la IX Sinfonia di Beethoven. Indubbiamente un successo per una Stagione che, nonostante i pesanti tagli ai finanziamenti, ha contribuito anche quest’anno a divulgare la conoscenza della musica sinfonica e lirica, con un occhio di riguardo per le giovani generazioni: prova ne sia il riuscito progetto “A Scuola A Teatro” che ha permesso a migliaia di studenti sardi e ai loro insegnanti di assistere alle recite nell’anteprima a loro dedicata. L’appuntamento è ora per la Stagione 2016, la numero 73 per il glorioso Ente Concerti di Sassari.
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