Red
23 agosto 2019
Prosegue Musica sulle Bocche
Questa sera, il festival di Castelsardo proporrà una grande serata jazz, con il trio di Antonio Faraò ed il sassofonista Dave Liebman. Appuntamento nella Terrazza della Sala XI con il pianista italiano e l’artista statunitense

CASTELSARDO - Due stelle del firmamento musicale internazionale assieme per una serata di grande jazz. Ospiti della 19esima edizione del Musica sulle Bocche international jazz festival, oggi (venerdì), arrivano a Castelsardo il pianista Antonio Faraò, che ospita nel suo quartetto il grande sassofonista statunitense Dave Liebman. Appuntamento alle 21.30, nella Terrazza della Sala XI del castello dei Doria, per un appuntamento straordinario che vedrà i due artisti avventurarsi tra nuovi brani originali ed alcuni standard. Autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, Faraò è senza dubbio fra i musicisti europei che hanno raggiunto uno standard espressivo al livello degli americani. Invece, Liebman è uno dei grandi protagonisti della generazione che traghettò le invenzioni di John Coltrane e Miles Davis verso il jazz-rock. Il loro concerto è tra gli eventi della stagione jazz italiana, ma la seconda giornata del festival organizzato dall'associazione Jana project, con la direzione artistica del musicista Enzo Favata, proporrà anche il jazz flamenco dello spagnolo Antonio Lizana, il virtuoso del clarinetto basso Sauro Berti, l’incontro “1969: Guarda che Luna! Le musiche di un anno incredibile dall'allunaggio a Woodstock”, con Franco Bergoglio, e le jam dei giovani musicisti provenienti da Serbia, Albania e Sardegna, a Castelsardo per la residenza artistica inserita nel progetto Jain.
Il programma di oggi si apre alle 11.30, nella Sala XI, con la musica di Berti. Clarinetto basso del Teatro dell’Opera di Roma, il musicista vanta collaborazioni con le più importanti orchestre italiane, è apprezzato all’estero e ha suonato con artisti di fama internazionale come George Prêtre, Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Pierre Boulez e Zubin Mehta. Vero virtuoso dello strumento, ha partecipato come solista al ClarinetFest 2008 di Tokyo ed agli ultimi sei ClarinetFest svoltisi a Porto, Austin, Los Angeles, Lincoln ed Assisi. Nutrita anche la produzione in studio, tra cui spiccano i cd “Suggestions” (Edipan) e “Solo non solo” (Parma records). Alle 19, protagonista in Piazza della Misericordia sarà l’Antonio Lizana trio. Cantante flamenco e sassofonista allo stesso tempo, capace di interpretare entrambi i ruoli con una grazia ed una coerenza che lo rendono inimitabile, Lizana sarà accompagnato da José Manuel León alla chitarra flamenca ed Adrián Trujillo alle percussioni. Nella sua performance, l’artista ripercorrerà il viaggio dei suoi tre album “De viento”, “Quimeras del mar” ed “Oriente”. La sua musica attraversa il mondo intero, mescolandosi in maniera omogenea a flamenco e jazz, ricca della sua caratteristica sonorità, in una formazione che arricchisce la potenza espressiva dei singoli musicisti.
Non solo concerti, ma anche momenti di riflessione sulla musica e su come opere e artisti hanno influenzato la società della loro epoca. “1969: Guarda che Luna! Le musiche di un anno incredibile dall'allunaggio a Woodstock” è il tema dell’incontro con Bergoglio, autore del libro “I giorni della musica e delle rose” (Stampa alternativa, 2018). Sarà una conversazione che si arricchirà di ascolti guidati in cui l'autore parlerà delle musiche de, 1968 e 1969 e racconterà un pezzo di storia attraverso quel potentissimo cocktail di rock, blues, prog, avanguardia, jazz, soul e funk che ha cambiato per sempre l'universo sonoro e non solo. Appuntamento alle 20, in Piazza della Misericordia. dopo il concerto di Antonio Lizana.
Alle 21.30, nella Terrazza Sala XI, il festival avrà l’onore di accogliere il pianista italiano Faraò, che ospiterà nel suo quartetto il sassofonista statunitense Liebman, uno dei grandi protagonisti della generazione che traghettò le invenzioni di Coltrane e Davis verso il jazz-rock. Sarà una serata dove i due musicisti (affiancati da Ameen Saleem al contrabbasso e Bruce Ditmas alla batteria), si avventureranno in una esplorazione senza limiti tra di nuovi brani originali e alcuni standard. La grande notte della musica a Castelsardo proseguirà dalle 23, in Piazza del Novecentenario, con il Jazz club night (con ingresso libero). Un appuntamento che sarà animato dalle jam dei giovani musicisti provenienti da Serbia, Albania, Sardegna, a Castelsardo per la residenza artistica inserita nel progetto “Jazz and interculturalism”, co-finanziato dal programma comunitario “Creative Europe” e che prevede la permanenza in Sardegna per dieci giorni, fino a venerdì 30 agosto, di trenta giovani musicisti che saranno impegnati in prove collettive, performance, concerti e jam session, accompagnati dai rappresentanti delle tre organizzazioni partner, Nisville foundation, Syri blu e Jana project.
Nella foto: Antonio Faraò
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