Elisabetta Boglioli
17 settembre 2019
L'opinione di Elisabetta Boglioli
Situazioni non più tollerabili con Abbanoa
Non rappresenta una novità affermare che l’azienda Abbanoa da troppo tempo sia oggetto di lamentele, segnalazioni critiche, a causa delle carenze riguardo il comparto idrico, ma quando le vittime inconsapevoli di queste carenze sono i cittadini paganti, certe situazioni non possono essere tollerate. Gli stessi cittadini, che hanno la disavventura di recarsi presso gli uffici di Via Vittorio Veneto ad Alghero, per avere delucidazioni e chiarimenti, circa bollette spesso incomprensibili, scoprono quanto sia improba questa impresa.
Già alle ore 7 del mattino, venti-venticinque persone in fila per poter accedere agli uffici, che aprono alle ore 8.15, con chiusura improrogabile alle ore 12. Caccia al numeretto identificativo, e il fortunato che ce la fa, viene servito, chi no, alle ore 12, viene “gentilmente” accompagnato alla porta, nonostante il malcapitato sia in fila dalle 7 del mattino appunto. Non si transige! Stesso trattamento nel turno pomeridiano; altre quindici-venti persone in fila,magari sotto il sole di questi giorni. L’ufficio apre alle 14,30,con chiusura improrogabile alle ore 16. Dopo due-tre ore di attesa non vieni servito e vieni di nuovo sempre “gentilmente” messo alla porta e invitato a tornare l'indomani. Ma l’indomani la solfa è la medesima.
Persone anziane, mamme con piccoli al seguito,e tutta una umanità che si reca in Via Vittorio Veneto, agli uffici Abbanoa, per assolvere ad un dovere, e in cambio riceve questo trattamento. Certo queste gravi criticità, non possono essere imputabili solo al personale pesantemente sottodimensionato rispetto alle esigenze della utenza della città, e che si trovano anche loro nella condizione di subire il malcontento legittimo da parte di chi si sente umiliato, ma la grave responsabilità fa capo a chi impunemente lascia che il servizio “faccia acqua” a discapito dei cittadini. Non è una novità.
*già consigliere comunale di Alghero
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