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S.A. 20 maggio 2010
Cisl scuola: abbandono record in Sardegna
Il sindacato chiede la verifica di uno stato di attuazione delle politiche dell´istruzione di fronte a dati negativi per la regione nell´abbandono scolastico, negli investimenti e nel numero di diplomati e laureati sardi
Cisl scuola: abbandono record in Sardegna

CAGLIARI - «La Cisl - chiede la segretaria regionale del sindacato Oriana Putzolu - stimola una verifica sullo stato di attuazione delle politiche della formazione e dell’istruzione per immediati interventi e una nuova strategia. L’emergenza educativa e formativa in Sardegna è un ulteriore freno, al di là delle negative ripercussioni della crisi finanziaria ed economica internazionale, alla crescita economica e alla promozione di nuove opportunità lavorative».

«Per questo motivo - dice il segretario regionale Cisl Scuola
Enrico Frau - è indispensabile che la Regione affronti, con la necessaria urgenza, una strategia in grado di recuperare il deficit nel livello di istruzione della popolazione; la scarsa qualità dell’istruzione; un livello europeo negli standard relativi alla didattica e ricerca universitaria e post-universitaria e un’offerta formativa funzionale alla domanda di maggiore qualificazione dei giovani, dei disoccupati e degli stessi lavoratori».

Infatti, l’attuale situazione denota ancora il perdurare di una significativa problematicità relativamente al mercato del lavoro e ai ben noti gap presenti nell’isola per l’investimento per “la conoscenza ed il capitale umano”. In particolare gli indicatori sui livelli di istruzione evidenziano che la Sardegna occupa una posizione di retroguardia all’interno dell’Italia, e ancor di più nei confronti dell’Europa e dei paesi Ocse. Tra questi ultimi il 66% della popolazione di 25/64 anni possiede almeno un diploma di scuola secondaria superiore contro il 44% dell’Italia (anno 2003, Education at a glance 2005, Ocse) e circa il 38% della Sardegna.

I giovani che abbandonano prematuramente gli studi rappresentano per la Sardegna un record assoluto in Italia. Il dato relativo alla popolazione di 18/24 anni, con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria superiore, che non partecipa ad ulteriore istruzione o formazione, infatti, è pari al 32,6% in Sardegna contro il 22,1% dell’Italia e il 15,2% della UE25.

Tali dati evidenziano quindi che la Sardegna si ritrova ancora oggi con una percentuale di abbandono scolastico doppia rispetto alla media europea, e addirittura tripla rispetto a quella stabilita come obiettivo negli accordi di Lisbona. L’indicatore percentuale di studenti con scarse capacità di comprensione della lettura, riferito all’aggregato “Isole”, evidenzia che il 36% circa degli studenti isolani non risulta in grado di comprendere nemmeno testi che presentano un livello di difficoltà molto basso. È una percentuale estremamente elevata. Nel Nord-Est del Paese questa percentuale scende al 10,9%, nel Centro si attesta al 20% circa, mentre il dato medio europeo scende di poco sotto il 20%.



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