Mario Floris
25 dicembre 2015
L'opinione di Mario Floris
Indispensabile rivedere gli accorsi col Governo sulla Sanità
Sotto l'albero di Natale della Regione, i sardi troveranno un pacco che non contiene un dono per le festività, ma un aumento delle tasse per coprire il buco della sanità. Un conto salato e che per i sardi ha il sapore della beffa, visto che nelle stesse ore in cui il Consiglio Regionale dava il via libera all'aumento dell'Irpef e dell'Irap, Renzi annunciava che con l'approvazione delle legge di stabilità il Governo mantiene il più importante impegno assunto con gli italiani, quello di non aumentare le tasse nel 2016. Come dire «tanto ci pensano i presidenti delle Regioni a far quadrare i nostri conti».
La salute dei cittadini è ancora un valore riconosciuto dalla Costituzione, o è ormai ritenuto dal Centrosinistra un principio valido solo se non si sforano i conti? E' davvero il massimo dei paradossi che forze politiche che si definiscono progressiste diano alla salute un valore che si misura solo in termini economici e non per il suo fondamentale impatto sociale. Ci siamo affidati ai manager, rivolgendoci anche ad alcuni superprofessionisti venuti dal continente, abbiamo varato provvediment più volte definiti di svolta, promosso dibattiti, confronti, ricerche e analisi che non hanno prodotto risultati significativi per invertire la tendenza a crescere dei costi.
Forse, se avessimo rifletutto tutti insieme, senza i paraocchi dell'appartenenza politiche e degli schieramenti contrapposti, avremmo capito che la sanità per tutti è una grande conquista sociale e, come tale, va garantita ai cittadini, senza essere ingabbiata dalle esigenze di bilancio. Ben venga perciò la lotta agli sprechi, ma serve soprattutto una grande operazione verità: Centrodestra e Centrosinistra devono battersi perchè venga rivisto l'accordo siglato otto anni fa col Governo dalla Giunta presieduta dall'attuale segretario del Pd, con cui la Regione prese in carico i costi del servizio sanitario. E dovrebbe essere proprio l'onorevole Soru a farsi promotore di un'iniziativa unitaria per rivedere un accordo che lui, in perfetta buonafede, portò avanti e che fu disatteso dal Governo dell'epoca, che incassò i crediti, ma non pagò mai i debiti.
* leader dell'Uds
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