A.B.
25 gennaio 2016
La Noche Tanguera sbarca a Palau
Dopo gli appuntamenti tenutisi a Sinnai, San Gavino Monreale ed Alghero, domani sera cala il sipario sullo spettacolo di Naturalis Labor

PALAU - Il fascino di una Noche Tanguera per la Stagione di Danza 2015-16 del Cedac/Circuito Multidisciplinare della Sardegna tra passione ed ironia, in un intrigante racconto per quadri ricco di colpi di scena: saluta ll'Isola il suggestivo spettacolo di Naturalis Labor, ispirato alle atmosfere di una milonga, tra incontri di sguardi, e corpi che si intrecciano sulle note dei Lumière de Tango. La sensualità e la meraviglia di una notte di danze, per uno sguardo oltre il tempo, sul filo della musica e delle emozioni, con regia e coreografie di Luciano Padovani, dopo il debutto di sabato al Teatro Civico di Sinnai e gli spettacoli di domenica al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e di questa sera (lunedì) al Teatro Civico di Alghero, saluterà la Sardegna domani, martedì 26 gennaio, alle ore 21, sul palco del CineTeatro Montiggia di Palau.
Sotto i riflettori, tre coppie di artisti (Tobias Bert e Loredana De Brasi, Sandhya Nagaraya e Luciano Padovani, Marcelo Ballonzo ed Elena Garis) interpretano una raffinata partitura in cui il linguaggio della danza contemporanea si sposa con le rigorose sequenze e le classiche figure del popolare ballo nato per le vie di Buenos Aires, dando vita ad una nuova grammatica di corpi in movimento, tra eros e thanatos, amore e distruzione, seduzione ed abbandono, in un intrico di vite e destini. Sequenze immaginifiche per una narrazione piena di svolte imprevedibili e di sorprese, in cui ogni gesto, dalla caratteristica camminata, all'alternarsi di ocho emolinete, secada e parada, barrida, colgada e volcada, fino alla virtuosisticasentada, si amalgamano e si fondono all'eleganza e perfezione della danza, per dar forma e pregnanza ad un'unica avvincente narrazione, tracciando il sottile disegno di una trama che nasce e si scompone in dissolvenza sotto gli occhi degli spettatori. Variazioni moderne sullo spirito del tango, al ritmo sincopato delle musiche di Astor Piazzolla, Carlos Di Sarli, Alfredo De Angelis, Osvaldo Pugliese, Héctor Stamponi ed Agustin Bardi, per un viaggio sonoro dagli inizi alla metà del Novecento, dalla guardia vieja alle nuove derive del tango argentino, da cui affiora il ricordo dei sogni, delle speranze e delle passioni di uomini e donne uniti nell'amplesso breve ed intenso di una danza.
La Noche Tanguera di Luciano Padovani trasporta sul palcoscenico le storie dei protagonisti, creature dell'immaginario, sulla colonna sonora eseguita dal vivo dall'ensemble Lumière de tango che schiera Marco Fabbri al bandoneon, Stefano Giavazzi al pianoforte e Cristina Bertoli al flauto: un duplice gioco di specchi per raccontare l'amore per il ballo, espressione insieme artistica e popolare dell'anima di un popolo dalla natura meticcia. Una cultura nata dall'incontro di genti di diversa origine e provenienza, sublimata nell'astrazione di una danza che simboleggia l'eterna lotta tra i sessi, in cui i protagonisti sembrano legati da un segreto antagonismo, ed incarnano l'ambivalente sentimento dell'attrazione, impegnandosi in un gioco di seduzione e di potere. Dialoghi di corpi in movimento, movimentate coreografie che danno vita a quadri di un'evidenza e immediatezza quasi pittorica (complici il disegno luci di Pablo Luz e le scenografie scarne ed evocative di Nathalie Rose) per brucianti istanti di passione: «El tango es un romance de amor y seducción que dura tres minutos...».
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