Marcello Moccia
19 dicembre 2006
Trofeo Tore Burruni: Alghero ha onorato il suo Campione
Ieri sera, in una straripante palestra La Cunetta, Alghero ha ricordato uno dei suoi figli preferiti col trofeo Campione del mondo Tore Burruni dove si sono sfidati boxeur dilettanti opposti a quelli dell’Ungheria

ALGHERO - Alghero ha onorato il suo Campione. Sì perché Salvatore Burruni è stato un campione, dentro e fuori dal ring, davvero maiuscolo. Se ne andò quasi in silenzio a fine marzo 2004, ma il suo mito non si è mai spento. I suoi incontri hanno entusiasmato generazioni di tifosi. E’ l’icona dello sport ad Alghero. Il suo anno magico fu il 1965, quando a Roma conquistò la corona mondiale dei pesi mosca battendo ai punti il thailandese Pone Kingpecht. In 12 anni disputò 109 incontri, con 99 vittorie (31 per ko), un pari ed 9 sconfitte. In carriera ha combattuto vittoriosamente nove volte per il titolo continentale, che è stato suo dal 1961 al ritiro dall’attività conclusa con la conquisa dell’europeo dei gallo che si somma a quello mosca. Grande tecnica, aggressività e pugno efficace fecero di lui un vero idolo degli sportivi sardi. Braccio destro di Burruni fu il maestro Franco Mulas, che nell’ottobre 2005 raggiunse il suo allievo prediletto in paradiso. Insieme scrissero pagine indimenticabili del pugilato sardo, italiano e mondiale. Ieri sera, in una straripante palestra La Cunetta, Alghero ha ricordato uno dei suoi figli preferiti col trofeo Campione del mondo Tore Burruni dove si sono sfidati boxeur dilettanti opposti a quelli dell’Ungheria. A firmare la kermesse il Gruppo pugilistico algherese Tore Burruni capitanato da Gianfranco Burruni, figlio maggiore del compianto Tore. La serata è stata animata da 10 match. Sul ring anche 5 pugili algheresi: Ciampelli, Fois, Manca, Spiga e Costanzo. Per il peso piuma, gia bronzo ai tricolori di Milano, potrebbe arrivare la convocazione nella nazionale di Francesco Damiani. Alla fine ha vinto la scuola magiara. Tutti sono stati guidati dall’angolo dai maestri Pierpaolo Burruni, Ezio Angioi e Angelino Priami. Premio speciale per quest’ultimo al quale si aggiungono i trofei assegnati dal presidente del Coni provinciale Gian Nicola Montalbano a Pier Paolo Burruni e quello consegnato dal Panathlon Alghero ad Andreino Silanos. Applausi a scena aperta alla trasmissione del video che ricordava l’accappiata vincente Burruni-Mulas in immagini di tre anni fa. Il loro mito non morirà mai.
nella foto Tore Burruni
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