S.A.
18:00
Musica sulle Bocche prosegue ad Alghero
Il Festival jazz diretto da Enzo Favata prosegue oggi a Ploaghe con il sestetto di Nico Gori per proseguire domani 26 a Bulzi, a Tergu il 27, di nuovo a Ploaghe il 28, a Chiaramonti il 29, ad Alghero il 30 e 31 agosto con una coda a Valledoria il 5 settembre

ALGHERO - Il programma del festival jazz diretto da Enzo Favata prosegue oggi a Ploaghe con il sestetto di Nico Gori per proseguire domani 26 a Bulzi, a Tergu il 27, di nuovo a Ploaghe il 28, a Chiaramonti il 29, ad Alghero il 30 e 31 agosto con una coda a Valledoria il 5 settembre. A completare il programma di ieri il duo di Anja Lechner (violoncello) con François Couturier (pianoforte). I due musicisti della label ECM collaborano ormai stabilmente da 20 anni con concerti in tutto il mondo. Come due esploratori hanno impostato la rotta verso coordinate neoclassiche e contemporanee. Il set gioca sul piano delle connessioni invisibili tra epoche e musiche diverse come i repertori tra il '900 e il nuovo millennio, Henri Dutilleux, Giya Kancheli o l'incontro tra la classica araba e le avanguardie di Anouar Brahem.
La violoncellista tedesca e il pianista francese si muovono verso i territori dell'improvvisazione senza confini, senza tralasciare modulazioni più dirette come nell'intensa "Alfonsina y el Mar", la struggente "Vague / E la nave va" di Brahem, o la tempestosa e inedita "Babylon" di Couturier. Un viaggio nel tempo che può comprendere un preludio di Karl Friedrich Abel del '700 o un canto-danza di George Ivanovic Gurdjieff, un ponte tra affascinanti dimensioni parallele in un contatto diretto e speciale tra musicisti e pubblico. Durante il secondo concerto serale uno degli appuntamenti più rock-indie del festival Cristiano Godano e Guano Padano, una delle formazioni più eclettiche del panorama attuale in Italia. Godano è autore, compositore e front man dei Marlene Kuntz, una delle band che hanno fatto la storia del rock italiano fin dagli anni '80 con 11 album in studio. Guano Padano è un trio stellato che comprende il chitarrista e tastierista Alessandro "Asso" Stefana (Vinicio Capossela, PJ Harvey), il bassista Danilo Gallo e il batterista Zeno De Rossi, musicisti di ambito jazz dal cuore rock. Un progetto ormai consolidato da anni che viaggia tra le suggestioni sonore dei western all'italiana e non solo.
L'incontro di Cristiano Godano e la super band è naturale. Il live è impostato sul repertorio solista racchiuso nei suoi due album "Stammi accanto" (pubblicato ad aprile) e "Mi ero perso il cuore". Godano è autore di rara sensibilità, versatile come pochi nel panorama italiano, tra atmosfere country-folk e scrittura raffinata. In scaletta le tinte poetiche e personali delle più recenti composizioni “Eppure so”, “Nel respiro dell'aria” e “Ti parlerò” senza dimenticare uno sguardo al recente passato. La giornata del festival ha visto in programma all'alba il chitarrista Francesco Brunod con una performance solista al porto di Castelsardo. Il chitarrista e compositore già con Enrico Rava, Ralph Towner, Alexander Balanescu e Mirolslav Vitous ha regalato momenti di intenso lirismo tra jazz e classica al pubblico mattutino.A metà mattinata l'aperitivo musicale dal gusto soul e nu-jazz insieme al quintetto Deja Vu, con Antonella Dasara (voce), Giuseppe Sassu (chitarra), Dario Sanna (tastiere), Stefano Oggiano (basso), Sergio Intelisano (batteria).
Nella foto (di Gianfranco Fine): Anja Lechner
|