S.A.
29 febbraio 2016
“Tosca X”, matinées ad Alghero
Creato dalla coreografa Monica Casadei per Artemis Danza, e liberamente ispirato all´opera di giacomo Puccini. Il debutto nella serata di mercoledì 2 marzo al Teatro Civico. Appuntamento diurno con le scuole

ALGHERO - Ritratto di un'eroina del melodramma con “Tosca X”, intrigante coreografia firmata da Monica Casadei per Artemis Danza, in tournée nell'Isola sotto le insegne del CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna per la Stagione di Danza 2015-16: dopo il debutto mercoledì 2 marzo alle 21 al Teatro Civico di Alghero (che ospiterà anche, martedì 1 marzo alle 9.30 e alle 12, le matinées per le scuole) lo spettacolo sarà in scena giovedì 3 marzo alle 21 al CineTeatro Montiggia di Palau, venerdì 4 marzo alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e infine sabato 5 marzo alle 21 nel Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura di Macomer.
Affascinante rilettura dell'opera di Giacomo Puccini, “Tosca X” mette l'accento sul contrasto tra la crudeltà di Scarpia, incarnazione di un potere spietato e brutale, incapace d'amore, ma solo di un desiderio violento che non ammette rifiuti, e la fragilità e insieme la forza e la dignità di una donna – e un'artista – dal forte temperamento, capricciosa e gelosa, che non si piega a imposizioni, divenuta simbolo con la sua ribellione e il suo fatale gesto di un'insopprimibile ansia di libertà.
L'eterno conflitto tra il bene e il male, l'oscurità e la luce, assume forma emblematica attraverso le parole distillate nel canto, a partire da quel “Vissi d'arte” che esprime appieno lo sgomento davanti all'osceno incubo: nel delitto – per autodifesa – e la fuga dalla vita di Tosca si prefigura l'idea del femminicidio, di una catena di abusi perpetrati su creature indifese, di una incapacità (maschile) di comprendere il confine tra sé e l'altro, una brama di possesso che incide ferite profonde sull'anima delle vittime. Nella danza, la sintesi folgorante è affidata all'antitesi tra la tensione sottesa ad una gestualità nervosa, dominata dagli impulsi, in scene corali di forte dinamismo e altissimo pathos e la dimensione rarefatta degli assoli, specchio di un mondo interiore poetico e soave.
Nella foto: una scena dello spettacolo
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