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A.B. 2 marzo 2016
Anglo arabo sardo: società unite per la valorizzazione
Le società ippiche di undici paesi dell´Isola ancora unite per la valorizzazione del cavallo anglo arabo sardo
Anglo arabo sardo: società unite per la valorizzazione

OLIENA - E’ già in moto la macchina organizzativa di Airvaas, l’associazione che riunisce le società ippiche di undici paesi della Sardegna e che quest’anno sta organizzando la terza edizione delle corse riservate agli anglo arabi sardi. La novità più importante rispetto all’anno scorso è il passaggio da nove componenti ad undici, con San Giovanni Suergiu e Pozzomaggiore che si aggiungono ad Oliena, Fonni, Sedilo, Orani, Orgosolo, Ottana, Dorgali, Uri e Lanusei. Di conseguenza, la partecipazione di altre due società ippiche incrementa anche il numero di appuntamenti che animeranno la stagione delle corse 2016.

«Stiamo crescendo e l’adesione di due nuovi paesi lo dimostra, premiando la serietà di due anni dove il lavoro di promozione del cavallo anglo arabo è stato portato avanti con impegno e dedizione – afferma Antonello Puligheddu, presidente della società ippica olianese e dell’associazione Airvaas – abbiamo avuto il plauso di allevatori, fantini e pubblico, perché le gare che noi organizziamo si basano su un regolamento unico e condiviso da tutti. Nei giorni scorsi – continua Puligheddu - siamo stati convocati dalla Quinta Commissione in Consiglio Regionale, che sta approntando il testo di legge su proposta di Gaetano Ledda (la Base) e che riguarda il riordino del comparto ippico in Sardegna. Siamo stati invitati a formulare proposte e a dare suggerimenti per una migliore organizzazione delle risorse anche alla luce della nostra attività».

Si tratta infatti di un lavoro, quello di Airvaas, che punta alla riqualificazione del cavallo anglo arabo sardo, nato ed allevato in Sardegna, con la messa a punto di un calendario di gare che hanno come denominatore comune un regolamento unico ed un montepremi uguale per tutte le tappe, che passa, con l’adesione di altre due società, da 45mila a 55 mila euro. Fiore all’occhiello della compagine di associazioni è il fatto di aver puntato a premiare l’onestà dei partecipanti alle gare: per i primi tre cavalli classificati ad ogni appuntamento è previsto infatti il prelievo ematico per verificarne appartenenza alla razza e per effettuare l’esame antidoping. «I vincitori saranno premiati solo dopo l’arrivo dei risultati delle analisi – conclude il presidente dell'Airvass – in questo modo rispettiamo il benessere dei cavalli e premiamo il vero sport».



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