M.S.
15 gennaio 2007
Santcristus diventa un Dvd
Verranno presentati giovedì il libro ed il dvd sulla storia del simbolo religioso risalente al XVII secolo

ALGHERO - La storia del Santcristus in un Dvd: giovedì 18 gennaio, alle ore 18:30 verranno presentati il libro “Il Cristo venuto dal mare” e il DVD “Santcristus. Il Cristo venuto dal mare”. La presentazione, che si terrà nella sala congressi di San Francesco, giunge a coronamento di un anno di manifestazioni religiose e storico-culturali, in ricorrenza del sesto centenario dell’arrivo del Santcristus della Misericordia di Alghero. La diocesi di Alghero-Bosa, a conferma del suo impegno nella valorizzazione del patrimonio artistico e religioso del territorio, mira con questa iniziativa a restituire simbolicamente alla devozione popolare e alla tradizione storica un oggetto di grande valenza artistica e uno fra i segni più cari alla religiosità degli algheresi. Il volume sul Santcristus, pubblicato per iniziativa dell’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali Ecclesiastici e curato da Bruno Geraci e da Antonio Nughes, documenta, arricchito da oltre 160 fotografie, i momenti salienti e qualificanti delle diverse iniziative con le sintesi delle conferenze che si sono tenute nel corso del 2006 e che hanno aiutato a conoscere più in profondità la storia, la tradizione e le numerose vicissitudini, comprese quelle dei vari restauri, che hanno interessato il simulacro di questo prezioso e venerato Santcristus, divenuto, lungo i secoli, oggetto di profonda devozione da parte del popolo algherese. Il DVD, che fa parte integrante del volume e che verrà riproposto alla fine della serata, é stato realizzato per la RAI, con straordinaria perizia tecnica e grande passione da Bruno Geraci. L’opera sintetizza in immagini avvincenti e di grande suggestione il prodigio storico e popolare del Santcristus, come di uno straordinario dono di Dio alla città.. «Il libro e il DVD vogliono tramandare il cammino storico di questo dono del cielo – commenta Don Antonio Nughes – e aiutare gli algheresi a perpetuarne la memoria».
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