Ryanair smobilita da Alghero e Sogeaal e Regione paiono immobili. Nonostante le rassicurazioni di Francesco Pigliaru di febbraio non arrivano atti concreti, così gli imprenditori si dicono pronti alla mobilitazione generale. L'intervista al presidente Confcommercio, Massimo Cadeddu
ALGHERO - Il grido di allarme dei due sindaci dei maggiori centri del Nord ovest dell'isola, Alghero e Sassari, sull'incertezza nel futuro dei collegamenti dall'aeroporto di Alghero, con all'orizzonte la chiusura della base Ryanair fa tremare il comparto imprenditoriale, che nell'ultimo decennio ha compiuto importanti investimenti. Si rompe così l'asse tra associazioni di categoria e Regione sardegna. Non si concretizzano in atti, infatti, le rassicurazioni di Francesco Pigliaru di febbraio, quando in occasione di un cda Sogeaal aveva voluto incontrare in aerostazione proprio gli imprenditori che avevano dato vita al fondo straordinario per sostenere e incentivare i collegamenti aerei [
GUARDA]. Progetto chiuso in tempo record con l'Amministrazione comunale e già presentato a Cagliari.
Così il disimpegno del vettore irlandese inizia a farsi sentire soprattutto nei numeri: in picchiata quelli sulle prenotazioni extra-alberghiere [
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LEGGI]. Cifre destinate ad appesantirsi ulteriormente col passare delle settimane. Al taglio operato dal vettore irlandese, infatti, non è seguito alcun piano per recuperare rotte e vettori, lasciando lo scalo del nord Sardegna nella totale incertezza. Pochi i voli annunciati rispetto alle aspettative e risposte che non arrivano nemmeno sul versante societario.
«Siamo molto preoccupati perchè ad oggi nulla si muove. Chiediamo con forza quale sia la pianificazione di Regione sardegna e Sogeaal per il futuro dello scalo aeroportuale di Alghero. Si tratta del pilastro dell'economia del territorio». La decisa presa di posizione è del Presidente provinciale di Confcommercio, Massimo Cadeddu. «Pretendiamo di mantenere il volume di traffico raggiunto con fatica negli ultimi anni - avverte - perchè se lo scalo dovesse scendere sotto il milione di passeggeri salterebbe per aria l'intero sistema economico territoriale».
L'urlo degli imprenditori arriva a poche ore dala presa di posizione di Mario Bruno e Nicola Sanna, che dopo mesi di trattative e attesa, parlano di «immobilismo su strategie e decisioni che sta producendo enormi danni», e ri-chiedono alla proprietà (la Regione) di dare «una priorità assoluta» alla questione-aeroporto [
LEGGI]. Così i vertici di Confcommercio si dicono pronti alla mobilitazione generale con l'intero comparto sindacale, tutte le associazioni di categoria, i cittadini e tutti i sindaci del territorio. «Non è pensabile che ad oggi non ci siano certezze per il breve, medio e lungo periodo» conclude Massimo Cadeddu.