A.B.
7 aprile 2016
Emigranti e migranti: incontri a Sassari
Ha preso il via oggi il ciclo di eventi proposto dal Dipartimento Sardo Studi Identità Minoranze Linguistiche, in programma fino a lunedì 11 aprile

SASSARI - Ha preso il via oggi (giovedì), il ciclo di eventi proposto dal Dipartimento Sardo Studi Identità Minoranze Linguistiche, in programma fino a lunedì 11 aprile. Il progetto, rappresentato graficamente da tre linee e tre parole (emigrazione, immigrazione ed integrazione) che si incontrano e si intersecano dinamicamente tra loro, ruota intorno a due cardini: “Pedru Zara”, di Leonardo Sole, edito e rappresentato per la prima volta a Sassari nel 1978 e riproposto, sia come libro che come spettacolo; “Oltre le parole: costruire ponti–Il dramma dei migranti oggi”, convegno di alto spessore sull’emergenza-migranti all’Aula Magna dell’Università di Sassari. Il tutto, con il patrocinio del Comune di Sassari, Consiglio Regionale della Sardegna, Provincia di Sassari, Università di Sassari e Fondazione di Sardegna ed in collaborazione con Amnesty International, Caritas, Emergency ed Unicef.
“Pedru Zara. Follia e morte di un emigrato. In scena e sulla carta”. Scriveva Sole, nell’introduzione del 1978, “La storia di Pedru Zara è la storia di tanti emigrati sardi, che ritornano fisicamente distrutti e alienati. La sofferenza e la rabbia a lungo represse, esplodono. Ma la lucida follia di Pedru è la prima scintilla dalla quale scaturiscono la presa di coscienza e la volontà d’azione per una Sardegna profondamente diversa”. Negli Anni Settanta, infatti, la crisi aveva spinto molti sardi, in gran parte pastori e contadini, a cercare un lavoro in fabbrica. Fuori, al nord, Germania, Lombardia o altrove. E, come tanti nella vita reale, anche Pedru rimane vittima dello scontro tra mondi, lingue e culture. Pedru Zara, testo teatrale in sardo logudorese di grande successo nei teatri e nelle piazze della Sardegna (e non solo), è stato, insieme, punto di svolta e di riferimento nel panorama culturale, letterario e teatrale dell’Isola. Il dramma dell’emigrazione rende il protagonista ancora oggi vivo ed attuale, ma questo libro “scritto in sardo per i sardi” non è più disponibile in libreria e difficilmente reperibile nelle biblioteche. Per la prima volta, Pedru Zara viene quindi ristampato in copia anastatica: al testo in sardo si affiancano, come nella versione originale, una versione (non semplice traduzione) in italiano e le suggestive ed evocative immagini del pittore ozierese Vincenzo Manca.
Domani, venerdì 8 aprile, alle ore 17, la Sala Angioy del Palazzo della Provincia ospiterà la presentazione-evento del libro. Stefano Sole, docente di Lettere e critico letterario (ma anche figlio di Leonardo, autore del testo teatrale), presenta la ristampa anastatica 2016 (LiSeNa Editrice) di Pedru Zara, grazie anche a letture ed interventi del gruppo teatrale S’Isciareu, prima compagnia a rappresentarlo nel 1978: Vittoria Atzeni, Lina Cadeddu, Vittorio Cocco, Paola Cristofori, Gianmario Demartis, Clara Farina, Tore Pintus e Tore Sfodello. Sarà una reunion in piena regola, con ricordi, testimonianze, esperienze: un’occasione unica per trovare e ritrovare insieme, a quasi quarant’anni di distanza, quei “ragazzi che non avevano nulla in comune, tranne l’amore per la cultura e la lingua sarda, una voglia matta di cambiare il mondo, e altri vizi capitali altrettanto riprovevoli, che li rendevano insopportabilmente vivi”. Previsti i saluti del sindaco di Sassari Nicola Sanna e dell'assessore comunale alla Cultura Raffaella Sau. Il giornalista e scrittore Cosimo Filigheddu coordinerà i lavori e gli interventi del pubblico.
Lunedì 11, alle 21 (e matinée per le scuole alle ore 10.30), “Pedru Zara a teatro. Il ritorno”, al Teatro Civico nel Palazzo di Città, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Inoltre, a partire da oggi, verranno disseminate in giro per la città, di volta in volta, alcune copie del libro, in zone e luoghi legati alla figura ed all’opera di Sole (la Facoltà di Lettere e Lingue in via Zanfarino, Piazza d’Italia, il quartiere Luna e Sole, dove l’autore ha abitato, ecc). Chi troverà il libro, se vuole, può leggerlo, portarlo a casa, regalarlo, lasciarlo dove l’ha trovato. Se poi ha voglia di condividere questo gioco letterario, è molto gradito un contatto diretto. Agli organizzatori, piacerebbe molto conoscere l’opinione di un “lettore per caso”: ad esempio, in occasione dei vari eventi, come la presentazione del libro di venerdì 8 aprile. O, ancora, è possibile andare sulla pagina Facebook di Dissimili e scrivere qualcosa (basta poco, due righe, un sms). Oppure, perché no?, un selfie con il libro.
Sabato 9, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19, l'Aula Magna dell'Università ospiterà il convegno “Oltre le parole: costruire ponti–Il dramma dei migranti oggi”. La Sardegna si spopola, la terra è incolta, gli stranieri chiedono aiuto e diritto alla vita. Natalità, disoccupazione, depressione economica sono motivi per riflettere su un’eventuale ospitalità e accoglienza di tanti stranieri che fuggono dalle loro case e dalle loro terre. La grave situazione dei migranti, tra trafficanti di uomini, muri e filo spinato, crea nella nostra società varie, diverse reazioni: sofferenza, indifferenza, silenzio complice. Il convegno vuole essere un momento di incontro e discussione, per aiutare a riflettere e agire sull’emergenza-migranti. Introduce Mondina Sole (Dissimili) e coordina i lavori il giornalista e scrittore Ottavio Olita. In programma i saluti del sindaco Sanna e dell'assessore Sau, dell'assessore comunale alle Politiche sociali Monica Spanedda, dell'assessore regionale alla Cultura Claudia Firino, del rettore emerito dell'Università di Sassari Attilio Mastino, di Antonello Cabras (Fondazione di Sardegna) e del console onorario del Senegal Gabriella Marogna. Previsti gli interventi del presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau, di Gianfranco Bottazzi (Università di Cagliari), Speranza Canu (Caritas), dell'assessore comunale alle Politiche Educative Vittoria Casu, del medico ambientalista Massimo Dadea, di Alessandro Fiori (Consulta per l’Immigrazione), del responsabile della Comunità Senegal Sene Lamine, di Simonetta Sanna (Università di Sassari), Ilenia Careddu (Emergency), Gianni Manca (Amnesty) e Silvana Pinna (Unicef).
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