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Cor 16:19
Una tonnellata di rifiuti rimossa dal mare di Santa Filitica
940 chili di rifiuti raccolti in due ore di attività tra mare e terra, 42 sub tra professionisti e amatori in acqua, 150 tra volontari,: Ieri, nel tratto costiero di Sorso, l’invasione di volontari a terra e in mare per la 4ª edizione di “A Pesca di Rifiuti”
Una tonnellata di rifiuti rimossa dal mare di Santa Filitica

PORTO TORRES - 940 chili di rifiuti raccolti in due ore di attività tra mare e terra, 42 sub tra professionisti e amatori in acqua, 150 tra volontari, scout, associazioni locali e biologi marini impegnati nella raccolta sulla spiaggia. E un recupero speciale, grazie alla collaborazione del Nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che hanno rimosso una pericolosa rete fantasma in profondità, segnalata in precedenza dai pescatori in apnea. Sui fondali rifiuti di ogni genere: il mare di Santa Filitica è stato liberato da numerosi pneumatici, bombole di gas, rifiuti ferrosi e plastici di vario genere recuperati dai sub assistiti dai gommoni attrezzati in superficie. Sulla spiaggia tantissima plastica, ferro arrugginito e rifiuti di varia natura, spesso segno del passaggio irrispettoso dell’uomo.

Ieri una marea azzurra, il colore delle maglie distintive dell’evento, ha invaso la spiaggia e il mare che lambisce il sito archeologico di Santa Filitica, per la quarta edizione di “A Pesca di Rifiuti”. Un piccolo esercito di volontari di tutte le età, armato di retini forniti dall’azienda Niedditas Sardegna, ha dato vita a una straordinaria missione, alla quale hanno preso parte anche il Team Azzurro Fipsas, vice campione del mondo di pesca in apnea con Luigi Puretti, Alfonso Cubiciotto e Andrea G. Fazolari, e i campioni italiani di pesca in apnea Fabio Dessi e Cinzia Cara. Una giornata per fare la differenza, non semplicemente una iniziativa di pulizia del mare ma un progetto che fa incontrare sport e ricerca scientifica passando per l’impegno civico, un progetto che è incontro, non sempre facile ma in questo caso perfettamente riuscito, tra chi il mare lo vive in apnea per la pesca e chi lo studia con dedizione e passione scientifica per preservarne la salute.

Organizzata dall’ASD Isula Fishing Club Sardegna, in collaborazione con il Comune di Sorso, Gesenu, Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto), CRes, Rete regionale per la salvaguardia dell’Ambiente Sardegna, Plastic Free, e con il sostegno della Fondazione di Sardegna - ieri dalla tappa di Sorso della manifestazione è stato dato il via a uno studio triennale che valuterà l’efficacia del clean-up subacqueo sugli ambienti marino-costieri. Un team di biologi marini, coordinato da Andrea Alvito, condurrà un'analisi approfondita su tipologia, quantità e distribuzione dei rifiuti raccolti, con l’obiettivo di misurare l'impatto dell'inquinamento marino sull'ecosistema. Al termine di tre anni di raccolta e analisi dei dati sui rifiuti e sugli effetti dei clean-up dell’inquinamento in mare, sarà pubblicato un report tecnico, che rappresenterà un nuovo contributo alla conoscenza, alla comprensione e alla gestione del fenomeno della presenza di rifiuti sui fondali del Mar Mediterraneo.

I dati raccolti ieri sono stati certificati dai biologi marini del CReS presenti sul posto, che hanno fatto la pesatura e classificazione dei rifiuti per inserirli come caso studio nel progetto europeo Remedies.
Alla cerimonia di chiusura e di premiazione dei partecipanti ha preso parte anche il sindaco di Sorso Fabrizio Demelas, che in rappresentanza del Comune di Sorso ha ringraziato gli organizzatori e tutti i volontari che hanno contribuito a questa importante iniziativa di tutela ambientale e salvaguardia del territorio. Al termine della manifestazione, la Gesenu, ditta specializzata nella gestione dei servizi di nettezza urbana in numerosi comuni della Sardegna e sponsor dell’iniziativa, si è occupata della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti raccolti.
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