Red
10 aprile 2016
Sassarese in ginocchio: martedì assemblea generale
"Ora Basta". E´ il titolo-tema dell´assemblea generale convocata da tutti i sindacati uniti per decidere le forme di lotta. Parteciperanno circa 400 quadri e delegati, Martedi 12 aprile 2016, alle ore 9.30, presso l´Hotel Grazia deledda

SASSARI - «Disoccupazione e povertà oltre i limiti di guardia, provvedimenti del governo e della giunta regionali inesistenti, incompiute come la chimica verde a Porto Torres, la costruzione del 5° gruppo termoelettrico a Fiume santo, politiche dei trasporti scellerate, riforme assurde e penalizzanti con taglio dei servizi e precarizzazione del lavoro, prospettive di sviluppo che rischiano di naufragare definitivamente e un territorio che sempre più sprofonda in un baratro di disperazione e povertà, consegnando a questa e a future generazioni questa eredità pesantissima». E' l'amara constatazione dei sindacati territoriali che annunciano una lunga stagione di lotta nel Sassarese.
E' giunto il momento di dire basta ed è per questo che Cgil Cisl Uil del territorio, non senza aver esperito numerosi tentativi e richieste all'indirizzo della giunta regionale hanno deciso di mobilitare il territorio. Inizia cosi un percorso di mobilitazione con la convocazione da parte delle segreterie confederali di una assemblea generale cui parteciperanno circa 400 quadri e delegati, Martedi 12 aprile 2016, alle ore 9.30, presso l'Hotel Grazia deledda, in viale Dante 47 a Sassari e con la partecipazione dei Segretari Generali regionali.
Sarà la stessa assemblea a lanciare le iniziative e le manifestazioni successive e il percorso di coinvolgimento di lavoratori, pensionati, disoccupati, studenti e di tutte le organizzazioni di rappresentanza. I«l tentativo è giungere ad una forte ed unita mobilitazione del territorio in tutte le sue componenti per rivendicare all'attuale giunta regionale provvedimenti e correttivi delle decisioni già assunte urgenti e necessari per uscire dall'attuale gravissima situazione ed evitare prospettive ancora peggiori, cui la politica e le istituzioni regionali sono e saranno chiamate a rispondere, chiarendo così l'indirizzario della iniziativa».
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