Mariangela Pala
27 aprile 2016
Porto Torres, Canone concordato: firmata intesa con il Comune
Siglata l’intesa che permette affitti calmierati con canoni di locazione più bassi per gli inquilini e una fiscalità più leggera con tasse sul reddito da affitto per i proprietari

PORTO TORRES - Siglata l’intesa che permette affitti calmierati con canoni di locazione più bassi per gli inquilini e una fiscalità più leggera con tasse sul reddito da affitto per i proprietari. Ieri mattina la firma dell'accordo territoriale per i contratti di locazione a canone concordato tra il Comune di Porto Torres e i rappresentanti delle associazioni che tutelano i proprietari e gli inquilini.
Un accordo consentito dalla legge quadro 431/98, alla cui realizzazione hanno contribuito le associazioni più rappresentative della provincia della proprietà edilizia Uppi, Confedilizia, Appc e Federproprietà, e degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat. L'intesa sostituisce la precedente, datata 2001, ed è stata stipulata sia sulla base delle normative nazionali che prevedono da dicembre una riduzione del 25% sulle aliquote Imu e Tasi, sia sulla base della recente decisione dell'amministrazione comunale di ridurre l'Imu fino ad un massimo del 30% per i proprietari delle unità abitative.
L'accordo definisce valori vincolanti per i canoni di locazione degli immobili ad uso abitativo sulla base di diversi parametri. Tra questi la tipologia e gli accessori dell’alloggio oltre alla posizione nelle diverse zone della città. «I benefici per i proprietari scaturiscono da una serie di agevolazioni relative all'Irpef, alla cedolare secca, alla riduzione Imu e Tasi del 25% sulle aliquote deliberate dai comuni», ha detto il presidente provinciale di Confedilizia, Marcello Ciaravola.
La Giunta comunale ha deciso di ridurre l'aliquota Imu dal 10,6 al 7,6 per mille per chi non ha ancora stipulato contratti di locazione e dal 9,6 al 7,6 per mille in caso di contratti già in essere. In questo modo i proprietari potranno determinare un taglio di circa il 20% sul costo delle locazioni per gli inquilini, ma senza intaccare le entrate che anzi in alcuni casi potrebbero aumentare,come hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni.
Per l'amministrazione comunale crescono anche i margini di partecipazione ai bandi sull'housing sociale e le possibilità di incremento dei contributi nazionali e regionali sulle locazioni per redditi svantaggiati. « Con il taglio dell'Imu – conclude l'assessore alle Finanze, Donato Forcillo – auspichiamo una diminuzione del numero di case sfitte e una retta più sostenibile, perché a tutti i cittadini deve essere garantito il diritto ad avere una casa».
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