Mariangela Pala
1 giugno 2016
Porto Torres: Uscita di emergenza, gioco scenico al Liceo
Un saggio dal titolo “Uscita di emergenza – un gioco scenico” condotto da Stefano Chessa. Lo spettacolo va in scena sabato 4 e domenica 5 giugno alle ore 21 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico in Via Bernini, 8 a Porto Torres

PORTO TORRES - Un saggio dal titolo “Uscita di emergenza – un gioco scenico” condotto da Stefano Chessa. Lo spettacolo va in scena sabato 4 e domenica 5 giugno alle ore 21 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico in Via Bernini, 8 a Porto Torres. Si tratta di un lavoro ideato, scritto, composto e interpretato dai 20 partecipanti al laboratorio iniziato ad ottobre 2015 e conclusosi a maggio 2016. La messa in scena è ambientata in una piazza, in una parte di essa, nella quale vivono, passano, pensano, sognano e parlano una serie di persone, ognuna con il suo modo di essere e con le sue azioni quotidiane da compiere. In realtà queste persone, apparentemente sole, sono alla ricerca di una propria identità, di un ruolo e di un’immagine di se che sia riconoscibile dagli altri.
«“Uscita di emergenza” - ha detto il regista Stefano Chessa - ci indica non una, ma infinite possibilità di “uscire” e andare liberi verso la ricerca di se stessi. L’uscita di emergenza è la strada per la libertà che può avvenire attraverso il riconoscimento della propria debolezza: non esistere più solo in funzione degli altri ma spezzare il ritmo, uscendo allo scoperto, accettando se stessi e la propria fragile unicità». Gli attori protagonisti sono: Alida Garau, Chiara Pazzola, Elena Fratus, Elga Mangone, Emanuela Pala, Enrica Cau, Gavina Sanna, Gianna Piredda, Giuseppe Cinquerrui, Giuseppina Perantoni, Ignazio Fancellu, Isabella Oggiano, Lorella Pepe, Marica Busia, Paola Cardo, Paola Stacca, Patrizia Careddu, Rita Deroma, Salvatore Depalmas e Sandra Marzano. La regia è di Stefano Chessa.
Quest’anno il laboratorio ha visto coinvolti i partecipanti in un percorso di ricerca di materiali di vario genere: drammaturgico, letterario, visuale ed artistico, che, a partire dal tema dei “luoghi”, è servito per creare una composizione che ha dato vita ad una messa in scena del tutto originale. «E’ stata, per i partecipanti, un’occasione di conoscenza delle proprie possibilità espressive, una dimensione di gruppo nel quale ognuno è stato protagonista del processo creativo», ha aggiunto Chessa.
Il tema scelto è stato quello dei “luoghi”. Luoghi intesi come spazi che uno o più corpi occupano o possono occupare, come posti in cui avviene, è avvenuto o deve avvenire qualcosa. Luogo inteso come luogo fisico o luogo emotivo, luogo di dentro o luogo di fuori, su quello che contiene o può contenere, sull’importanza di abitare un luogo, su quello che racconta o può raccontare, su quello che rappresenta. Alla fine del percorso il luogo scelto per il “gioco scenico” è la piazza ed è qui che i personaggi racconteranno se stessi.
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