A.B.
1 giugno 2016
Sassari: colf denunciata per furto
Gli agenti della Squadra Mobile della locale Questura di Sassari hanno individuato e denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, una 45enne sassarese accusata di furto continuato ed aggravato dall’abuso di prestazioni d’opera ed ospitalità, ai danni di un´anziana donna

SASSARI - Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari hanno individuato e denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, una 45enne sassarese accusata di furto continuato ed aggravato dall’abuso di prestazioni d’opera ed ospitalità, ai danni di un'anziana donna, presso la cui abitazione l’indagata lavorava da alcuni mesi come colf. Le indagini erano iniziate quest’inverno, quando la vittima, presentatasi in Questura aveva denunciato alla Polizia di aver subito il furto di numerosi oggetti preziosi, tra cui orecchini, spille, catenine, bracciali ed orologi; beni di particolare valore affettivo che erano improvvisamente scomparsi da casa dove erano custoditi.
Sulla base dei risultati del sopralluogo della Polizia Scientifica e, considerate le modalità del furto che era stato eseguito senza segni di scasso, l’attività investigativa della Squadra Mobile non aveva tralasciato alcuna ipotesi, neppure quella che riguardava le persone che, a vario titolo, frequentavano la casa della derubata. Dopo alcune settimane di approfondimenti investigativi, si è scoperto che la presunta ladra era la domestica, che lavorava nella casa da alcuni mesi e sulla quale la derubata riponeva la massima fiducia. La colf approfittando delle lunghe assenze da casa della padrona, riusciva ad impossessarsi indisturbata e a più riprese, degli oggetti in oro e comunque di valore, che rivendeva subito dopo ad altrettanti esercenti di “compro oro” in città.
Si è così scoperto che la maggior parte della refurtiva era stata ceduta a tre diversi “compro oro” del centro cittadino. La donna, già nota alle Forze dell'ordine, circa un anno fa era stata scoperta e denunciata dalla Squadra Mobile per aver commesso un reato identico. La condotta furtiva della donna è andata avanti per alcuni mesi, dall’autunno 2015 fino al gennaio 2016 dalla quale l’indagata ha tratto un illecito profitto per un valore complessivo di diverse migliaia di euro.
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