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Mariangela Pala 10 giugno 2016
Modifiche statuto: Porto Torres verso la Rete Metropolitana
Avanti con l’approvazione della delibera dello statuto della Rete Metropolitana del nord Sardegna così com’è. «Le richieste di modifica del documento che istituisce la nuova realtà amministrativa, proposte dal sindaco Sean Wheeler verranno discusse successivamente all’interno dell’assemblea dei sindaci», ha precisato la presidente della commissione Statuto e Regolamento, Loredana De Marco
Modifiche statuto: Porto Torres verso la Rete Metropolitana

PORTO TORRES - Avanti con l’approvazione della delibera dello statuto della Rete Metropolitana del nord Sardegna così com’è. «Le richieste di modifica del documento che istituisce la nuova realtà amministrativa, proposte dal sindaco Sean Wheeler verranno discusse successivamente all’interno dell’assemblea dei sindaci», ha precisato la presidente della commissione Statuto e Regolamento, Loredana De Marco. I sindaci all’unanimità, compreso il sindaco di Porto Torres, hanno assunto l’impegno di procedere alla costituzione della Rete sulla base dell’approvazione dello statuto e di portare le correzioni “ritenute necessarie” , entro un anno dalla costituzione del nuovo Ente territoriale. «Entro tre mesi», la controproposta del sindaco inserita nel verbale inviato all’assemblea.

Le proposte di modifica provenienti dal comune di Porto Torres da apportare allo statuto già deliberato dagli altri sette comuni della Rete (Sassari, Alghero, Sorso, Sennori, Castelsardo, Stintino e Valledoria) investono gli articoli 10 e 15 del documento. Richieste già esaminate e approvate all’unanimità dall’assemblea nella riunione che si è tenuta a Sassari a Palazzo Ducale il 3 giugno. Sotto esame la maggiore rappresentatività delle città agganciata non solo al numero degli abitanti ma «tenendo conto delle infrastrutture e dei servizi portati in dote dalle città» e per evitare l’incertezza continua sulla composizione dell’assemblea «si considerino gli abitanti come risulta dall’ultimo dato Istat».

Sull’articolo 15 la variazione richiesta è relativa al numero dei componenti la giunta della rete «1/3 piuttosto di 1/4», che significa: tre assessori invece di due. La presidente De Marco propone una volta ottenuto l’ok dall’assemblea dei sindaci di «inserire l’approvazione dello statuto nella seduta consiliare del 21 giugno». In quell’occasione «possiamo inserire in una nota del deliberato del Consiglio comunale l’impegno del primo cittadino a presentare la proposte di modifica entro 3 mesi», sostiene il consigliere Davide Tellini. «Io direi che l’assemblea dei sindaci ha soltanto accolto e non approvato -termine improprio - le proposte del sindaco, impegnandosi a ragionare», sottolinea il consigliere Alessandro Carta.

La polemica si scatena davanti alla proposta del consigliere Tellini di invitare il sindaco Nicola Sanna in consiglio quando si approverà lo statuto per un confronto diretto. «Non si può invitare il sindaco di Sassari, altrimenti sei costretto ad invitare anche tutti i sindaci della Rete», replica il consigliere Massimo Cossu e poi «non abbiamo bisogno di suggerimenti perché noi siamo in grado di prendere una decisione in autonomia». «Un gesto di mancanza di fiducia nei confronti del nostro sindaco» afferma la presidente De Marco. Abbandonata dall’amministrazione la richiesta dell’uno vale uno «che poteva essere portata all’estremo qualora non fossero state prese in considerazione le altre proposte», il consigliere Gavino Bigella appoggia l’idea di invitare il primo cittadino di Sassari, «che sia presente e che ci metta la faccia, che si metta affianco al sindaco e non proferisca parola».

Una risposta che non è piaciuta alla presidente De Marco e neppure ai commissari dell’opposizione che hanno chiesto di sospendere la proposta. «Continiamo a non fare sinergia con gli altri sindaci. Questo consiglio comunale ha dato mandato al sindaco a portare all’assemblea dei sindaci delle proposte, aprendo un ragionamento a favore della Rete». Se il clima è questo «io ritiro la mia proposta - conclude Tellini - perché significa chiudersi al territorio»».



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