A.B.
11 giugno 2016
Nasce la Carta di Lanusei
Tanti paesi della Sardegna si stanno rapidamente spopolando e vanno verso la scomparsa. L´accordo vuole tutelare le zone interne a rischio

LANUSEI - La Sardegna dell'intero scompare. Un processo lento ed inesorabile iniziato sessant'anni fa e che entro il 2050 rischia di far perdere decine di piccoli centri con meno di mille abitanti. Un fenomeno a cui i sindaci delle zone interne si ribellano e cercano fra loro il dialogo per provare ad invertire la rotta della bassa natalità e dell'emigrazione. A Lanusei ,decine di sindaci dei territori svantaggiati (Barbagia, Mandrolisai ed Ogliastra) hanno dato vita al convegno “Oltre i grandi hinterland urbani: quale futuro per gli altri territori della Sardegna”, a cui hanno partecipato anche parlamentari e consiglieri regionali.
Alla fine dell'incontro, è stata redatta la “Carta di Lanusei per le zone marginali”, un documento che sarà un punto di riferimento per i prossimi confronti. Il sindaco di Lanusei Davide Ferreli ha richiamato tutti all'unità, puntando su un'azione sinergica da parte dei rappresentanti politici a tutti i livelli.
C'è anche chi ha detto basta a politiche imposte dall'alto. E' Gigi Littarru, primo cittadino di Desulo, che ha preso ad esempio la task-force regionale che da alcuni mesi porta avanti l'abbattimento dei maiali allo stato brado per debellare la peste suina africana. Littarru preferirebbe un Assessorato creato ad hoc per le zone interne della Sardegna.
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