In occasione del dibattito sulla sfiducia a Deiana sulla drammatica gestione dei trasporti in Sardegna, Fabrizio Anedda (in maggioranza in Consiglio regionale), parla di società di gestione aeroportuale inadeguata
CAGLIARI - Non mancherà di creare non poche polemiche l'intervento del capogruppo del Misto (in maggioranza in Consiglio regionale), Fabrizio Anedda, in occasione del dibattito sulla sfiducia a Deiana sulla drammatica gestione dei trasporti in Sardegna, con particolare riferimento a quelli aerei dall'aeroporto di Alghero [
LEGGI]. Anedda ha evidenziato come le criticità in materia dei trasporti «non rappresentino una novità per l’Isola» ed ha riaffermato il «diritto dei sardi alla mobilità e alla continuità territoriale» ed ha dichiarato che «negli ultimi due anni e mezzo si stanno trascinando le politiche dei trasporti messe in campo dal precedente governo».
Insomma, tutta colpa di Cappellacci & C. se da circa tre mesi la Ryanair ha deciso di tagliare 14 tratte dall'aeroporto Riviera del corallo e se dal 1 novembre è stata annunciata la chiusura della base Ryanair. L’esponente della maggioranza ha ricordato le nomine tutt’ora in essere all’Arst (per quanto riguarda il trasporto su gomma) ed ha invitato il Consiglio a prestare più attenzione per il trasporto merci «è fondamentale per lo sviluppo dell’agroalimentare sardo».
In merito alla questione Ryanair, Anedda ha puntato il dito contro le presunte “incapacità” gestionali dei vertici della Sogeaal: «Lo dimostra anche la colletta degli imprenditori algheresi per trattenere i voli delle low cost». «Il segnale è chiaro – ha concluso Anedda – la crisi è più forte laddove c’è una società di gestione aeroportuale inadeguata e le low cost hanno un senso solo se si confrontano con altri privati quali sono gli imprenditori del comparto turistico ricettivo».