L’Anpi chiede che il governo svolga una indagine urgente per appurare se siano stati commessi atti illegittimi e comunque eccedenti i poteri istituzionali con il divieto di proiezione del film della Guzzanti
OLBIA - L’Anpi Gallura e Sassari apprendono con indignazione e allarme la notizia della censura esercitata dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi nei confronti della proiezione del film di Sabina Guzzanti “La trattativa”, un’opera critica nei confronti di Forza Italia e di Silvio Berlusconi. Il sindaco ha bloccato la proiezione non soltanto nell’ambito di una manifestazione organizzata dal Comune ma anche inviando la polizia municipale per impedire che lo spettacolo si tenesse in un altro locale privato [
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In una nota ufficiale dell’Amministrazione Comunale si afferma esplicitamente «che l’opera è stata censurata perché ritenuta offensiva nei confronti del partito di provenienza del sindaco e del suo leader».
Ricordando che un sindaco è tenuto per legge a rappresentare tutti i cittadini e non soltanto i propri elettori, l’ANPI ritiene che questo gesto costituisca «un attentato alle regole e ai principi sui quali si fonda lo Stato italiano e un pericoloso precedente che potrebbe suscitare emulazione in momenti nei quali, a causa della crisi globale, i principi di democrazia e tolleranza vengono sempre più spesso messi in discussione».
L’ANPI Gallura e Sassari dichiarano quindi «la propria ferma condanna politica ed esprimono soddisfazione per la pronta reazione della popolazione della città di Olbia, dove è stato manifestato dissenso nei confronti di questo atto di censura anche e significativamente persino da parte di elettori dell’attuale sindaco». Tuttavia l’Anpi ritiene che la risposta non debba essere soltanto politica ma anche istituzionale e chiedono che «il governo svolga una indagine urgente per appurare se siano stati commessi atti illegittimi e comunque eccedenti i poteri istituzionali del sindaco stesso».