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Villa Maria Pia riaccende lo scontro
La città di Alghero si riappropria della storica dimora a Maria Pia ma la cerimonia d´inaugurazione accende le polemiche con Forza Italia che parla di festeggiamenti fuori luogo e rilancia la realizzazione del centro diurno. Decisa la replica del Partito democratico: comportamento singolare

ALGHERO - La riapertura di Villa Maria Pia, con la benedizione, il coro ed i festeggiamenti riaccendono le polemiche ad Alghero, col primo gruppo consiliare cittadino, Forza Italia, che senza mezzi termini parla di festeggiamenti fuori luogo e sminuisce i toni trionfalistici utilizzati. Un fatto che non va giù al Partito democratico che coglie l'occasione per contrapporsi pubblicamente a Tedde e compagni. «Avremmo sinceramente apprezzato un po' di sobrietà per la riapertura di Villa Maria Pia. Apprendiamo, invece, che il riuso della struttura come sede provvisoria del Consiglio Comunale ha goduto di festeggiamenti che, fatte le debite proporzioni, hanno ricordato quelli romani degli ultimi giorni. E in un "crescendo rossiniano" con i soliti toni parossistici l'assessore del Pd in modo blasfemo ha parlato di "miracolo"».
Così il gruppo di Forza Italia denuncia che «l'imbiancatura e la pulizia della struttura storica sono stati celebrati come un avvenimento storico. Senza un minimo di sprezzo di senso del ridicolo. Mentre, invece, avrebbero meritato la considerazione dovuta all' ordinaria e modesta amministrazione». La Giunta Cacciotto dimentica, peraltro, che Villa Maria Pia dopo 60 anni di abbandono è stata riqualificata grazie ad un finanziamento regionale a valere sulla legge 37 del 1998 e grazie all'affidamento fatto con contratto di appalto del 2003 dall'allora Amministrazione di centrodestra alla Cooperativa Orn Est, che procedette sapientemente al suo restauro e recupero per poi utilizzarla come struttura ricettiva fino a poco tempo fa. Oggi, dopo alcuni superficiali interventi, viene destinata a sede provvisoria del Consiglio Comunale con straordinaria enfasi. E' la certificazione che per valorizzare la politica omeopatica della Giunta Cacciotto vengono utilizzati inutilmente toni parossistici degni di ben altre imprese».
Centro diurno. «Continuiamo ad essere convinti che fin da ora occorra progettare la destinazione definitiva della struttura storica. Villa Maria Pia - sottolineano da Fi - può dare risposte importanti alle esigenze del territorio. E, in particolare, alle esigenze di quelle famiglie che vivono quotidianamente in solitudine la condizione dei propri cari con gravi disabilità. Come abbiamo già denunciato con un Ordine del giorno, da anni queste famiglie chiedono una risposta concreta che non arriva. Si era iniziato un percorso con l’ex Assessora Caria con la precedente amministrazione che oggi potrebbe essere concretizzato, posto che Villa Maria Pia ha tutte le caratteristiche per diventare un Centro Diurno per persone con disabilità grave. Diamo priorità ai bisogni di queste famiglie e dimostriamo loro che la politica non è solo impegno per la crescita economica, ma anche umanità messa in campo per il miglioramento delle condizioni di vita della nostra comunità» chiude il Gruppo di Forza Italia.
Apriti cielo. A ribattere con fare determinato e deciso è il Partito democratico: «Un comportamento singolare, se si considera che per un intero quinquennio il Consiglio Comunale è stato costretto a riunirsi in sedi improvvisate, inadeguate, prive di decoro e dignità istituzionale. Oggi - ricordano Esposito e colleghi - grazie all’amministrazione guidata da Raimondo Cacciotto, Villa Maria Pia è stata restituita alla città come sede temporanea del Consiglio Comunale – in attesa del rientro in via Columbano – e come spazio aperto alla cultura, allo sport e alle associazioni. Ridurre tutto a una “imbiancatura”, come hanno fatto i forzisti, è non solo irrispettoso verso il lavoro amministrativo, ma soprattutto verso le tante maestranze coinvolte: dagli operatori comunali, a quelli della In House alle squadre dei cantieri Lavoras, che per mesi, hanno lavorato al recupero di un bene comune».
«Ma non finisce qui. È singolare anche l’intervento della consigliera Caria, che dopo cinque anni da assessora al demanio oggi si erge a paladina della ricerca di una sede per un centro diurno. La necessità di uno spazio per questo importante servizio è ben presente negli abiettivi all’amministrazione, che è al lavoro con serietà, senza strombazzare. Ma è impossibile dare lezioni da chi ci lasciato in eredità il disastro del parco Tarragona e della cosiddetta “Merenderia” al parco Gian Marco Manca: due situazioni di abbandono e incuria su cui oggi si cerca di intervenire per restituirle alla città. Stendiamo un velo pietoso sullo stato delle infrastrutture sportive». Infine l'ultima stoccata Dem all'indirizzo di Forza Italia: «A proposito di demanio, vale la pena ricordare che proprio Marco Tedde, da sindaco, ha consentito la vendita a privati un importante immobile pubblico a Maria Pia, Villa Segni, quello si destinato alle persone con disabilità mentali gravi: una svendita che ha negato alla città un bene essenziale, in nome della speculazione immobiliare. Così come, durante la scorsa consiliatura, un lotto comunale in via Liguria – di fronte all’ex Merenderia – è stato venduto sotto la regia dell’allora assessora al demanio Giovanna Caria. Oggi in quel terreno sta sorgendo un palazzo di diversi piani».
[foto Fb]
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