Non si fa attendere la nuova replica del partito Democratico agli ultimi attacchi del gruppo azzurro: Nel disperato tentativo di coprire le falle lasciate in eredità, si assiste a un curioso trasformismo politico: da protagonisti del disastro a improvvisati “ispettori dell’ovvio”
ALGHERO - «Forza Italia continua a stupire, ma non certo per coerenza o visione. A sorprendere, semmai, è la disinvoltura con cui il suo bulimico leader locale si arrampica sugli specchi, rivestendo i panni della mosca cocchiera mentre prova a disegnare futuri immaginifici per quella che qualcuno definì “Piazza dei Miracoli”. Nel disperato tentativo di coprire le falle lasciate in eredità, si assiste a un curioso trasformismo politico: da protagonisti del disastro a improvvisati “ispettori dell’ovvio”, sempre pronti a indignarsi dopo. È il teatro dell’assurdo, dove chi ha chiuso gli occhi per anni oggi si presenta con la lente d’ingrandimento in mano, come se fossero atterrati da Marte». Non si fa attendere la nuova replica del partito Democratico agli ultimi attacchi del gruppo azzurro [
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«E così arriva la versione distorta sul Parco Gian Marco Manca e sulla Merenderia, lasciata all’abbandono proprio sotto l’assessorato al demanio della loro esponente di punta, Giovanna Caria» incalzano i democratici. E concludono: «Ma il punto più basso si tocca sulla vicenda di Villa Segni. Certo, si trattava di un bene privato, e la Costituzione — quella che Forza Italia ha più volte tentato di manomettere — garantisce e tutela la proprietà privata. Ma dove erano allora le proteste del sindaco in carica, Marco Tedde? Quali battaglie ha intrapreso per impedire che un presidio per persone con disabilità psichiatriche gravi venisse cancellato? Nessuna voce, nessun atto, nessuna presa di posizione. Solo silenzio. Quello complice di chi preferisce voltarsi dall’altra parte e oggi, con sorprendente faccia tosta, pretende di impartire lezioni.»
Nella foto: Esposito, Daga e Bruno del Partito Democratico