A.B.
17 agosto 2016
Maxisequestro nella casa delle griffe
La Guardia di Finanza ha individuato nel capoluogo gallurese un laboratorio di merce contraffatta, sequestrando oltre 6mila articoli e tre macchine per cucire

OLBIA - Nel pieno della stagione estiva continua incessante l’azione dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Sassari che, ieri mattina (martedì), hanno individuato, al termine di una complessa attività info-investigativa, un laboratorio all’interno del quale venivano confezionati i capi delle migliori griffe in circolazione. Infatti, i baschi verdi del Gruppo di Olbia, durante approfonditi controlli anticontraffazione nelle località turistiche ricadenti nella circoscrizione di servizio del reparto, sono riusciti a risalire al luogo in cui capi prodotti in Cina e legalmente importati nell’Isola diventavano prestigiosi e ricercati articoli di abbigliamento delle più famose case di moda.
Il laboratorio, realizzato all’interno di una casa semiindipendente del centro cittadino, era stato attrezzato con tre macchine per cucire utilizzate per apporre sui capi le etichette contraffatte di noti marchi quali ad esempio “Burberry”, “Moncler”, “Diesel”, “K-Way”, ed un computer dal quale venivano copiati modelli e modalità di etichettatura. Infatti, una volta arrivati ad Olbia, ai capi venivano rimosse eventuali etichette di copertura utilizzate per passare i controlli nei porti cittadini e venivano cucite le etichette ed applicati i cartellini dei marchi ottenendo un prodotto estremamente simile a quello originale, pronto per essere poi distribuito, nel periodo del Ferragosto, agli ambulanti presenti in gran numero sulle spiagge della Gallura.
Invece, sono provenienti dalla Spagna oltre 250 articoli di pelletteria e foulards, riproducenti fedelmente i modelli di “Louis Vuitton” e “Hermès”, sequestrati nel corso di un intervento in un altro appartamento della città. I responsabili dei reati scoperti sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania, mentre tutta la merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro. L’attività condotta rientra in una più complesso piano volto alla prevenzione e al contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione nel periodo estivo.
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