Nei giorni scorsi, i ministri dello Sviluppo Economico, dell’Istruzione e della Ricerca ed il ministro per i Beni Culturali, hanno sottoscritto l’intesa con il ministro dell’Ambiente sul decreto di riforma del Parco Geominerario
CAGLIARI – Nei giorni scorsi, i ministri dello Sviluppo Economico, dell’Istruzione e della Ricerca ed il ministro per i Beni Culturali, hanno sottoscritto l’intesa con il ministro dell’Ambiente sul decreto di riforma del Parco Geominerario. Il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru aveva già dato il suo assenso ed anche la comunità del parco si era espressa positivamente.
Si conclude così una vicenda annosa, essendo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale un mero atto tecnico. I punti salienti della riforma sono la semplificazione della gestione e dei controlli ministeriali preventivi, il maggior ruolo delle istituzioni territoriali nella gestione, la partecipazione delle associazioni. Di fondamentale importanza la riclassificazione del territorio del parco in sub aree in funzione della rilevanza storica e culturale.
I controlli saranno graduati in coerenza con un drastico alleggerimento della burocrazia. Il parco estende la competenza all’intera Sardegna per la geologia, risolvendo così una condizione per la permanenza nella rete mondiale dei parchi, riconosciuta dall’Unesco. Il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, che ha coordinato la riforma per conto della Regione, esprime soddisfazione per il risultato «ottenuto grazie alla leale cooperazione fra istituzioni. Auspichiamo – ha concluso Cherchi – che le istituzioni territoriali procedano rapidamente alle nomine e a tutti gli atti di competenza con l’obiettivo di rilanciare l’attività del parco geominerario».