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M.V. 6 ottobre 2016
Imprenditori illusi e abbandonati
Quella con i vertici delle associazioni di categoria turistico-imprenditoriali della Riviera del Corallo è una storia incredibile: convocati, lusingati, rassicurati, illusi e abbandonati al proprio destino dalla Regione. «Senza certezze sullo scalo è impossibile programmare». Insieme a Sindaci e sindacati venerdì in piazza ad Alghero
Imprenditori illusi e abbandonati

ALGHERO - Sconcertati, lievemente offesi e arrabbiati. Potrebbe essere rappresentato così lo stato d'animo dei vertici del mondo imprenditoriale e del sistema turistico locale del nord ovest della Sardegna. Quella di Confcommercio, Federalberghi, Consorzio Turistico Riviera del Corallo e degli oltre cinquecento imprenditori che per sostenere lo sviluppo del traffico aereo dallo scalo aeroportuale, per la prima volta nella storia, avevano dato vita ad un fondo privato e un progetto di "Destinazione Sardegna" è una storia incredibile.

Convocati, lusingati, rassicurati, illusi e abbandonati al proprio destino da una politica regionale evidentemente lontana e miope di fronte alle esigenze di un territorio. Esattamente l'inverso di quanto annunciato e promesso dal Presidente Pigliaru e dall'assessore Deiana agli stessi imprenditori convocati in aeroporto per ricevere le congratulazioni pubbliche per il lavoro portato avanti all'indomani dell'annunciato addio delle 14 rotte Ryanair per l'estate 2016 [LEGGI]. Era il 5 febbraio 2016 e l'azionista Sogeaal, davanti anche al sindaco Mario Bruno, aveva voluto rassicurare tutti, fino ad assicurare l'immediato incentivo alle low cost (appena conclusa la procedura d'infrazione) e l'avvio di un progetto pilota di destinazione chiesto con forza dall'amministrazione per raddoppiare le 400mila euro raccolte con i versamenti delle aziende private [GUARDA].

Sono passati circa nove mesi, ma del tesoretto che la regione avrebbe dovuto investire per incentivare i collegamenti aerei e destagionalizzare i flussi turistici, neanche l'ombra [LEGGI]. Nel frattempo è il caos: saltate tutte le previsioni circa la possibilità di privatizzare lo scalo e soprattutto evitare la chiusura della base Ryanair, c'è una regione immobile e incapace di governare i processi e soprattutto comunicare con chiarezza il lavoro che - con informazioni stringate e sempre più rade - sostiene di compiere.

«Senza certezze sullo scalo è impossibile programmare» è la frase che imprenditori e associazioni di categoria ripetono ormai da settimane e mesi. La stessa che, probabilmente, urleranno in occasione della manifestazione prevista venerdì (ore 15) ad Alghero, alla presenza di decine di Sindaci, lavoratori e sindacati. L'imminente chiusura della base Ryanair aggraverà ancora la già precaria situazione economica, con ripercussioni innegabili sul diritto alla mobilità dei sardi e il rischio di un definitivo tracollo del sistema turistico, pesantemente ridimensionato anche nella stagione estiva in larghi settori dei servizi extra-alberghieri.



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