Red
14 dicembre 2016
Stracci in Consiglio regionale, Tedde silurato
Fibrillazioni politiche in maggioranza e opposizione per l´elezione degli organi interni. Forza Italia si spacca dopo la nomina di Ignazio Locci come vice presidente dell´Aula al posto di Marco Tedde

ALGHERO - Volano gli stracci nel Consiglio regionale della Sardegna. Fibrillazioni che scuotono il centrosinistra ma che non risparmiano nemmeno il centrodestra. In ballo ci sono le elezioni degli organi interni e gli equilibri da mantenere all'interno dei partiti e tra gli schieramenti.
Nella maggioranza che zoppica con due assessori e altrettante forze politiche in meno, il pomo della discordia diventa la mancata elezione a vice presidente del Consiglio di Anna Maria Busia. Il deputato e dirigente nazionale del Centro Democratico, Roberto Capelli, punta il dito contro gli alleati, in particolare quelli del Pd, accusandoli di aver «accettato il ricatto del Partito dei sardi».
Non va meglio all'opposizione dove la nomina di Ignazio Locci come vice presidente dell'Aula al posto di Marco Tedde, indicato ufficialmente dal gruppo. Il consigliere regionale del Sulcis ha avuto la meglio sul collega algherese con 21 preferenze contro 13. Per i vertici Pietro Pittalis, Alessandra Zedda e lo stesso Tedde è stata una sconfitta bruciante, consumata nel segreto dell'urna e all'interno del partito azzurro, dove a remare contro l'elezione dell'ex sindaco di Alghero ci sia ancora l'ex governatore Ugo Cappellacci. «Facciamo tanti auguri all'esponente di Fi del Sulcis eletto contro le indicazioni del gruppo. E' il frutto di accordi trasversali con parte del centrosinistra» il commento a caldo di Pittalis.
«La saldatura fra appartenenti a certe consorterie del sud Sardegna con alcuni esponenti del centrosinistra presso i quali è stata fatta una poco dignitosa questua hanno portato a questo risultato. Ma ciò che più riteniamo grave -e che ci dispiace veramente- non è l'elezione in se, quanto il fatto che questi accordi da tardo impero pare abbiano ricevuto l'imprimatur ed il sostegno del coordinatore regionale di Forza Italia che così facendo ha spaccato il gruppo senza pensare alle delicate conseguenze. E' evidenteche queste azioni sono difficilmente inquadrabili all'interno di una sana e leale dialettica nel Gruppo e richiedono una pronta e reattiva riflessione» tuona Tedde.
Nella foto: Marco Tedde
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