Red
12 gennaio 2017
Consorzio Igp agnello di Sardegna assolto
La procura regionale presso la Corte dei Conti accusava il Consorzio di tutela di non aver realizzato il progetto in quanto lo avrebbero copiato dalla tesi di laurea di una ricercatrice e non di non aver giustificato tutte spese

CAGLIARI - Il Consorzio di tutela della Igp agnello di Sardegna è stato assolto dall’accusa di danno erariale. Il Consorzio aveva partecipato e vinto un bando di Argea sulla qualità merceologica, chimica, sensoriale e nutrizionale della carne di agnello sardo Igp. Progetto che era stato realizzato in collaborazione con l’agenzia Agris e la società di ricerca Olives nel triennio 2008 – 10 e per il quale gli era stata liquidata la somma di circa 160 mila euro.
La procura regionale presso la Corte dei Conti accusava il Consorzio di tutela, l’ex presidente e direttore Salvatore Bussu e Antonio Gallisai e i responsabili del progetto per Agris e Olives Mario Zacchino e Sebastiano Ligios di non aver realizzato il progetto in quanto lo avrebbero copiato dalla tesi di laurea di una ricercatrice e non di non aver giustificato tutte spese.
Alla fine ha vinto la linea portata avanti dalla difesa rappresentata dagli avvocati Andrea Puledda e Giovanni Gungui per il Contas, Bussu e Gallisai, Luigi Atzena e Renato Margelli per Ligios e Priamo Siotto per Zacchino, che hanno dimostrato che il progetto è stato realizzato rispettando tutti i crismi, ed i risultati erano genuini e reali cosi come accertato dalla Regione in fase di liquidazione delle spese. E questo pomeriggio la Corte dei conti ha emesso la sentenza dell’assoluzione. «Finalmente ci liberiamo di un peso che stava condizionando anche la nostra attività – spiega il presidente del Consorzio Battista Cualbu che ha ereditato l’accusa -. Adesso finalmente possiamo dedicare tutti i fondi a disposizione per la promozione del nostro agnello».
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