La grave crisi del settore lattiero-caseario necessità di un intervento urgente da parte della Giunta regionale. E’ l’invito rivolto all’Esecutivo dalla risoluzione approvata nel pomeriggio, a maggioranza, dalla Quinta Commissione del Consiglio regionale. I consiglieri regionali d´opposizione Crisponi, Rubiu e Tedde hanno censurato il contenuto della risoluzione
CAGLIARI - La grave crisi del settore lattiero-caseario necessità di un intervento urgente da parte della Giunta regionale. E’ l’invito rivolto all’Esecutivo dalla risoluzione approvata nel pomeriggio, a maggioranza, dalla Quinta Commissione del Consiglio regionale. Proprio la Commissione attaccata nel pomeriggio da Coldiretti, che accusa l'organo politico di «ignorare i pastori»
[LEGGI]. Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto, dopo aver sentito in audizione tutti gli operatori del settore, ha stilato un documento che fissa in tredici punti le azioni da intraprendere per ridare fiato al comparto messo in ginocchio dal crollo del prezzo del latte. Diverse le soluzioni individuate dalla Commissione: dal ricorso a misure creditizie straordinarie all’attivazione di interventi finalizzati al miglioramento ed alla diversificazione delle produzioni, dagli incentivi al reddito degli allevatori al ritiro dal mercato di una parte della produzione di pecorino romano.
Al primo punto del documento, la richiesta alla Giunta di proseguire ed accelerare gli interventi per il sostegno al reddito delle aziende (come, l’istituzione del pegno rotativo sul pecorino romano, la concessione di aiuti in conto interessi alle aziende, l’attuazione dell’accordo firmato il 2 agosto 2016 dalla Regione con l’Abi per l’anticipazione del 100percento dei finanziamenti del Psr, il potenziamento delle garanzie assicurate dai Consorzi Fidi). La risoluzione invita la Giunta ad accelerare le procedure per il pagamento di alcune misure del Psr 2014-2020 (benessere animale, agricoltura biologica, pagamenti agro-climatici-ambientali).
Inoltre, la risoluzione sollecita tre interventi per il superamento della crisi: il miglioramento della qualità delle produzioni mediante l’erogazione di aiuti diretti per la riduzione dei capi ovini di età superiore ai quattro anni, la compensazione dei disagi logistici legati alla consegna del latte e l’inserimento del pecorino romano nell’elenco dei prodotti da distribuire agli indigenti. Tra gli interventi di lungo e medio termine per il superamento della crisi, il documento suggerisce l’attivazione di aiuti “de minimis” finalizzati alla diversificazione produttiva. Non solo aiuti. La risoluzione punta anche su interventi finalizzati al miglioramento della qualità delle produzioni e al controllo dei dati sui quantitativi di latte destinati ai caseifici. La risoluzione sarà trasmessa all’Aula per la discussione di merito.
I consiglieri regionali d'opposizione Luigi Crisponi (Riformatori), Gian Luigi Rubiu (Udc) e Marco Tedde (Forza Italia) hanno censurato il contenuto della risoluzione votata dalla sola maggioranza in merito al gravissimo problema del calo del reddito dei pastori. Condividendo le perplessità delle associazioni di categoria, i tre consiglieri della minoranza consiliare si sono astenuti al momento del voto definendo «il documento sterile e improduttivo e ben lontano dal raccogliere il grido d'allarme lanciato dai pastori e dalle confederazioni di settore».