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Mariangela Pala 27 gennaio 2017
Sgombero Pangea, Weeler rallenta la firma dell’ordinanza
Il sindaco Sean Wheeler tra accuse e indugi, durante la seduta del consiglio comunale, annuncia con grande dispiacere la scelta di intervenire con un ordinanza di sgombero dell’ ex bocciodromo occupato abusivamente dal collettivo Csoa Pangea dal settembre del 2012
Sgombero Pangea, Weeler rallenta la firma dell’ordinanza

PORTO TORRES - «Questo è un momento in cui il percorso culturale avviato dal Pangea è stato interrotto da una forza politica che ha fatto si che non si potesse scegliere una strada alternativa se non quella di segnalare lo stato della situazione dell’ex bocciodromo impedendo alla nostra amministrazione di poter fare qualsiasi altro percorso per cercare di risolvere una situazione». Così il sindaco Sean Wheeler tra accuse e indugi, durante la seduta del consiglio comunale, annuncia con grande dispiacere la scelta di intervenire con un ordinanza di sgombero dell’ ex bocciodromo occupato abusivamente dal collettivo Csoa Pangea dal settembre del 2012.

«Ricordo con affetto i vari momenti educativi trascorsi con i miei figli al Pangea. Adesso ci troviamo insieme agli assessori con un immobile in più tra i tanti bistrattati da mettere in sicurezza per renderlo fruibile e farlo valorizzare al fine di ricondurlo ad un progetto ideale - ha aggiunto - perché possa diventare il catalizzatore di culture e conoscenze che non passano attraverso i soliti canali informativi e che possa essere di esempio come accade in tante città italiane insieme». Sede di iniziative musicali e concertistiche subito dopo l’occupazione, il Centro sociale autogestito fu dichiarato inagibile dal comune con un ordinanza datata 9 ottobre 2012.

Nel provvedimento anche il divieto di utilizzo per carenza delle condizioni di sicurezza. Quell’ordinanza non fu mai rispettata ed oggi, come risulta dall’ultimo sopralluogo congiunto effettuato dall’ufficio patrimonio e dalla Polizia municipale il 29 novembre scorso, le condizioni dei locali dal punto di vista igienico ambientali sono peggiorate. Lo attesta la relazione dell’ufficio tecnico competente che ha predisposto gli atti, i quali hanno ricevuto il parere favorevole del Prefetto. Ora quegli atti attendono di essere firmati dal sindaco che deve attuare lo sgombero. «I ragazzi del Pangea sono qui oggi e dovranno lasciare l’immobile perché occorreva concludere un processo avviato anni fa», ha aggiunto il primo cittadino. In seguito al provvedimento gli occupanti della struttura avranno 20 giorni di tempo per sgomberare i locali.

Di fronte alle accuse del sindaco sulla presunta forza politica che avrebbe imposto la scelta di chiudere i locali del centro, il consigliere Davide Tellini chiede di chiarire il riferimento, sostenendo che «tutto quello che succedeva al Pangea era noto alle forze dell’ordine e alla Procura della Repubblica – rileva – e lei come sindaco ha il dovere di provvedere affinché lo stabile sia libero, dicendo onestamente qual è la forza politica a cui si riferisce e altrettanto onestamente deve leggere il verbale redatto dai vigili urbani in seguito all’ultima ispezione, così la città saprà cosa sta succedendo e in che stato si trova lo stabile». Una delibera del consiglio comunale del 2013 stabiliva la destinazione d’uso dell’ex bocciodromo come Casa della musica. «Lei come sindaco è stato messo alle strette altrimenti non avrebbe mai firmato quell’ordinanza», ha aggiunto il consigliere Tellini.

«Non ho mai messo piede in quel centro Pangea perché non ho mai condiviso le modalità con le quali è nato – afferma il consigliere Alessandro Carta – dato che poteva creare dei precedenti pericolosi per cui chiunque potesse occupare qualsiasi stabile. Riconosco però che pochi gruppi sono riusciti a far nascere attività in maniera produttiva e che comunque avevano un’idea da tutelare come tante altre ma in una situazione che andava regolarizzata». Il consigliere Massimo Cossu evidenzia nell'intervento del sindaco la manncanza di correttezza, «lei che prla di onestà il suo intervento tanto onesto non lo è stato e se vi è stata una chiusura del Pangea questo si è verificato per fattori oggettivi. Diciamo che è stato costretto dalla legge ad emettere un'ordinanza e non perchè è stato obbligato da una forza politica. Questo provvedimento rappresenta un'opportunità per i ragazzi di mettersi in regola».

Il capogruppo di maggiornaza del M5s, Gavino Bigella riprendendo il ragionamento del sindaco precisa che «pur riconoscendo meritevole il programma controculturale messo in atto nel corso degli anni dal Csoa Pangea, quella dello sgombero è stata strada l'unica percorribile in questo momento dall'amministrazione comunale. Ci impegneremo comunque nelle varie commissioni affinché lo stabile venga al più presto reso agibile e messo a bando, prendendoci l'impegno che resti un polo culturale per la nostra città, che mai aveva visto una cosi fitta programmazione di eventi».
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